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In Senato la protesta M5s contro Gasparri: “Querelaci tutti”

Pentastellati in rivolta dopo la decisione della Giunta per le elezioni che ha ritenuto compatibile il rapporto del capogruppo Fi con la società Cyberealm

Pubblicato:22-12-2023 16:06
Ultimo aggiornamento:22-12-2023 16:06
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protesta m5s contro gasparri
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ROMA – Mattinata intensa per Maurizio Gasparri che dopo il botta e risposta con Matteo Renzi, è stato chiamato in causa anche dai pentastellati. Durante le dichiarazioni di voto sulla Manovra, al termine dell’intervento del capogruppo Stefano Patuanelli, i senatori M5S hanno sollevato dei cartelli con la scritta “Gasparri querelaci tutti” nell’Aula di Palazzo Madama. L’obiettivo, si legge in una nota del gruppo, è stato quello di “sollevare l’attenzione sul comportamento del capogruppo di Forza Italia, Maurizio Gasparri, che ha minacciato querele a fini intimidatori nei confronti degli esponenti M5S che in questi giorni hanno commentato il caso che lo vede coinvolto, sollevato da alcune inchieste giornalistiche per il suo ruolo di presidente di una società che si occupa di cybersecurity. Proprio ieri la Giunta per le elezioni si è espressa a maggioranza ritenendo che non ci sia incompatibilità tra il suo ruolo di parlamentare e quello di presidente e referente per i rapporti istituzionali della società Cyberealm. Una vergogna assoluta che continueremo a denunciare in ogni sede”.

RASTRELLI (FDI): CARICA GASPARRI COMPATIBILE CON MANDATO PARLAMENTARE

“Molto rumore per nulla. L’istruttoria del comitato ristretto prima, e la deliberazione della Giunta per le Elezioni poi, hanno pacificamente acclarato che la carica sociale del senatore Gasparri è assolutamente compatibile con il mandato parlamentare. Il perimetro valutativo della Giunta si è limitato esclusivamente a valutare questo specifico, determinante profilo, e non già altri di eventuale pertinenza dell’Ufficio di Presidenza. Ai sensi della legge 60 del 1953, la eventuale incompatibilità dei membri del Parlamento è infatti limitata – sotto il profilo oggettivo e funzionale – ad incarichi in enti che gestiscano servizi per conto dello Stato o della Pubblica Amministrazione: nel caso specifico, è risultato pacificamente che la Cyberealm sia una società tutta privata, che non ha alcuna forma di rappresentanza diretta od indiretta dello Stato o della Pubblica Amministrazione, che mai ha avuto commesse per conto dello Stato o di altri enti pubblici, o di soggetti di diritto privato partecipati da enti pubblici. Le norme relative alla incompatibilità non consentono alcuna interpretazione estensiva od analogica, trattandosi di norme di stretta interpretazione, proprio perché limitative del principio costituzionale di uguaglianza. Ogni diversa valutazione, o istanza di ulteriori approfondimenti, si appalesa quindi come pretestuosa, ed è frutto della mera speculazione politica, peraltro nei confronti di un galantuomo, che deve rimanere estranea a chi abbia cultura delle istituzioni. De hoc satis”. Lo ha dichiarato il senatore Sergio Rastrelli, capogruppo di Fratelli d’Italia in giunta delle elezioni.


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