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Emanuela Orlandi sparita nel nulla il 22 giugno di 40 anni fa, domenica il ricordo

Sono passati esattamente 40 anni dal giorno in cui la 15enne Emanuela Orlandi sparì nel nulla dopo essere stata ad una lezione di musica. Sul fatto indagano (di nuovo) i magistrati della Santa Sede e quelli della Procura di Roma

Pubblicato:22-06-2023 16:10
Ultimo aggiornamento:22-06-2023 16:17
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di Marcella Piretti e Alessandra Fabbretti

ROMA – Era il 22 giugno 1983 quando la ragazzina Emanuela Orlandi, all’epoca 15enne, sparì nel nulla per le strade del Vaticano. Dopo una lezione di musica nella scuola di Sant’Apollinare, Emanuela non prese l’autobus per tornare a casa insieme a due amiche perché troppo affollato. Avrebbe dovuto prendere il successivo, ma di lei si persero le tracce. Da allora è iniziato il calvario della famiglia Orlandi: nelle ore immediatamente successive alla scomparsa, vennero affissi in tutta la città di Roma circa tre mila volantini, in cui Emanuela è ritratta in una foto in bianco e nero poi diventata famosa. Dopo anni di indizi e misteri, ancora non è tato possibile capire cosa successe davvero.

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All’inizio dell’anno il Vaticano ha preso la storica decisione di riaprire le indagini sul caso e il mese scorso, a metà maggio, anche la Procura di Roma ha ripreso a indagare sulla sparizione di Emanuela Orlandi. I magistrati della Santa Sede, guidati dal promotore di giustizia Alessandro Diddi, stanno lavorando in collaborazione con quelli romani. Proprio oggi il promotore di giustizia del Vaticano ha spiegato di aver trasmesso alla Procura di Roma, nelle scorse settimane, tutti gli atti dell’inchiesta e tutto il materiale raccolto in questi mesi. Intanto, anche il Parlamento deve decidere se aprire una commissione bicamerale d’inchiesta come è stato chiesto da più parti.

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IL SIT IN PER EMANUELA

Intanto, la famiglia Orlandi ricorderà Emanuela domenica 25 giugno con un sit in (ci sarà il fratello Pietro) e oggi ha lanciato un appello a papa Francesco affinchè la ricordi durante l’Angelus. Il Papa “ricordi con parole di speranza” Emanuela durante l’Angelus, “una sua cittadina che manca da quaranta anni”: le parole sono state riportate alla stampa dall’avvocato della famiglia, Laura Sgrò. Il ricordo del Papa “sarebbe un gesto importante, di carità, in pieno spirito evangelico, che metterebbe fine a ogni polemica e rafforzerebbe la volontà di tutti nel cercare la verità”. Tanto più che ad ascoltare l’Angelus domenica ci sarà il fratello Pietro, che da anni si batte alla ricerca della verità.

L’appuntamento per ricordare Emanuela è domenica 25 Giugno a largo Giovanni XXIII, dalle 10 in poi. “Poco prima delle 12 ci recheremo tutti insieme a Piazza San Pietro- ha scritto Pietro Orlandi sui social-. Non credo si potranno portare striscioni in Piazza San Pietro , per questo vi chiedo di portare tutti una stampa di un’immagine di Emanuela (un normale Stampa su foglio A4). Grazie”.

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IL VATICANO: “ABBIAMO TRASMESSO TUTTO ALLA PROCURA”

“In merito alla vicenda di Emanuela Orlandi, nei mesi scorsi questo ufficio ha raccolto tutte le evidenze reperibili nelle strutture del Vaticano e della Santa Sede, anche cercandone attestazione tramite conversazioni con le persone responsabili di alcuni uffici all’epoca dei fatti”: è quanto ha spiegato l’Ufficio del Promotore di Giustizia dello Stato della Città del Vaticano. L’ufficio “ha proceduto all’esame del materiale confermando alcune piste di indagine meritevoli di ulteriore approfondimento e trasmettendo tutta la relativa documentazione, nelle scorse settimane, alla procura di Roma, perché questa possa prenderne visione e procedere nella direzione che ritiene più opportuna”. Il Promotore, conclude, “proseguirà la sua attività in questo senso nei mesi a venire, vicino al dolore della famiglia di Emanuela e consapevole della sofferenza che si prova per la scomparsa di un congiunto”.

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