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ROMA – Le attiviste di Non Una Di Meno si preparano alla ‘tre giorni transfemminista’, proclamata a Verona negli stessi giorni del Congresso Mondiale delle Famiglie (World Congress of Families-Wcf, 29-31 marzo). Fermento nella grande sala di Esc Atelier, a San Lorenzo, nella Capitale, dove le attiviste di Nudm Roma si sono riunite in una partecipata assemblea per definire contenuti, slogan, simboli e organizzazione della mobilitazione nazionale.
“Le città che hanno risposto alla chiamata di Verona sono davvero tante: Milano, Torino, Bologna, Napoli- ha spiegato alla Dire Francesca- Anche da qui siamo riusciti ad attivare una risposta grandiosa e dalla Capitale partiranno tre pullman in direzione Verona”, mentre “altre persone partiranno e torneranno autonomamente”.
Sul corteo, che si terrà sabato 30 marzo, non si azzardano numeri, ma è considerato dalle femministe “momento centrale” della mobilitazione, simbolicamente e politicamente. Confermati panueli e pugni di fuoco, mentre l’immaginario delle ancelle non convince più. “Attraverseremo una parte del centro storico e il fiume, lambiremo i luoghi del Congresso”, ha detto intervenendo in assemblea un’attivista.
“Il Congresso Mondiale delle Famiglie di Verona per le femministe e per le donne rappresenta un vero e proprio insulto- ha dichiarato alla Dire Serena Fredda- un’altra tappa di un assalto che stiamo vivendo da tempo e che si nutre di misure di legge come il ddl Pillon, che aggrediscono l’autodeterminazione delle donne, la loro libertà, la loro autonomia”.
Una grande kermesse “che riunisce la Vandea internazionale proprio qui in Italia” e che, secondo Paola De Nigris, “è in totale continuità con manovre attuate in diverse città per promuovere la vita” (con Verona apripista), che “vanno a distruggere la possibilità per le donne di abortire”.
“Pericoloso” l’appoggio del ministero della Famiglia al Congresso, ha aggiunto Paola, perché andrà a “ribadire l’idea della distruzione dell’autonomia delle donne”, istituzionalizzandola. Il Wcf sarà “banco di prova per noi fondamentale”, ha sottolineato in assemblea Serena, “perché si colloca a Verona, città storicamente culla del fondamentalismo fascista cattolico”. Ma anche città da cui è partita “una grandissima opposizione animata dalle ancelle e da Nudm Verona che ha aperto uno spazio politico molto vasto”.
Obiettivo dichiarato delle attiviste è “affondare il coltello nelle contraddizioni del governo”, schivando le strumentalizzazioni politiche, ma anche, “riconoscere gli obiettivi comuni a livello internazionale- ha chiarito alla Dire Marita Cassan- per la costruzione di un forte movimento contro il patriarcato.
Nell’assemblea di domenica 31 saranno presenti compagne e referenti di molti movimenti, non solo a livello europeo. Avremo Marta Dillon dall’Argentina, le compagne dall’Irlanda, dalla Polonia e dalla Spagna. Dal punto di vista della creatività e della capacità di esserci, sarà sicuramente una città che esprimerà tutta la forza, i contenuti e le elaborazioni che abbiamo costruito in questi anni nelle nostre relazioni transnazionali”.
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