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ROMA – “Andare al congresso delle famiglie di Verona è stato un boomerang per la Lega“, dice il sottosegretario alla presidenza del consiglio Vincenzo Spadafora a Mezz’ora in più. “L’incontro di Verona ha dato sfogo a una serie di istinti omofobi e razzisti di cui questo paese non ha bisogno. Come se pensassero che diminuendo i diritti di tutte le altre realtà sociali loro possano vivere meglio”, dice ancora Spadafora.
A chi gli domanda dell’adesione alla Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, poi, Spadafora spiega: “Sarebbe paradossale che io come sottosegretario non me ne occupassi”.
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“Roma-Verona 2 a 0, con autogoal del ministro Salvini”, dice Spadafora sintetizzando il dibattito in maggioranza sulla famiglia, sulla falsariga dei due eventi di ieri che vedevano la partecipazione di Salvini (il congresso delle famiglie di Verona) e di Di Maio (l’evento sui giovani del M5s a Cinecittà).
L’autogoal di Salvini, spiega Spadafora, sta nell’aver dimenticato che il destinatario delle delega sulle adozioni è il ‘suo’ ministro Fontana. “Per questo c’è stato il richiamo da palazzo Chigi a stare più sulle carte, piuttosto che andare solo in giro a fare propaganda”.
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“Se la Lega si attiene al contratto di governo, bene. Se dovesse decidere altro sarà una responsabilità della Lega far cadere il governo”, aggiunge ancora Spadafora a Mezz’ora in più.
“Noi del consenso di Gandolfini ce ne facciamo molto poco. Non ci preoccupa che non stia dalla parte dei Cinque stelle”, dice il sottosegretario alla presidenza del consiglio Vincenzo Spadafora a Mezz’ora in più.
“Mi sembra piuttosto che Gandolfini abbia di fatto sfiduciato il ministro Fontana”, aggiunge Spadafora.
Lei ha detto che in futuro non farete alleanze con la Lega. “Io dico questa cosa della Lega per rimarcare che siamo differenti e rappresentiamo un’alternativa”, spiega il sottosegretario alla presidenza del consiglio Vincenzo Spadafora parlando ancora a Mezz’ora in più.
Ma allora con chi vi alleate, con il Pd? “Il Pd di Zingaretti mi sembra gia’ una cosa nata stanca. Lo si vede da come si sono presentati. Zingaretti a sinistra, Calenda a destra. Forse probalbilmente arriverà Renzi e sconfiggerà entrambi“.
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