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BOLOGNA – “Se avesse bussato al campanello della mia mamma, che abita al Pilastro, gli sarebbe andata molto peggio”. Il sindaco di Bologna, Giorgio Merola, scherza sulla visita di ieri del leader del Carroccio, Matteo Salvini, nel quartiere Pilastro. Merola, però, è serio quando si tratta di parlare della quella zona della città.
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“Il Pilastro non è un territorio in mano alla criminalità. Il Pilastro prima era fatto da meridionali che la Lega attaccava in quanto terroni, adesso è fatto da tante persone. Ormai il 50% delle abitazioni sono di proprietà. Il Pilastro è parte della città piena di servizi dove ci sono alcuni delinquenti“, spiega il sindaco. “Perché ci sono alcuni delinquenti? Perché la magistratura è intervenuta, sono stati già condannati e sono agli arresti domiciliari perché la normativa prevede questo”, ricorda a margine di una conferenza stampa nella sede di Ima a Ozzano.
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“Quindi se si vuol fare qualcosa di utile avendo fatto il ministro dell’Interno, si poteva promuovere, come invece farò io, un incontro in Prefettura con la presenza della magistratura perché Acer è già pronta a sfrattare questa gente perché non ha rispettato le regole. Si tratta di agire senza fare proclami”, afferma il primo cittadino.
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