
https://youtu.be/NDhxOW-i5N8
BOLOGNA – Come prevedibile, esplode sul web e sui social il caso del ‘blitz’ messo a segno ieri sera da Matteo Salvini nel quartiere del Pilastro, alla periferia di Bologna, dove il leader della Lega ha suonato i campanelli di alcune famiglie tunisine facendo domande al citofono: “Buongiorno. Scusi, lei spaccia?“. Oppure: “Ci hanno segnalato che spacciate. È vero?“. In tantissimi si sono scagliati contro il sopralluogo del leghista, gridando alla violazione della privacy delle famiglie interpellate, di cui sono state mostrate immagini dei palazzi in cui vivono, dei campanelli e sono state diffuse addirittura informazioni sul piano a cui si trova l’appartamento. Questa mattina sui social non si parla d’altro, tanto che l’hashtag #Salvinicitofona svetta in testa alla classifica di Twitter.
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Moltissimi anche i commenti ironici, che chiamano in causa i testimoni di Geova o i venditori porta a porta. Tanti poi ricordano la foto che ha fatto scandalo mesi fa, in cui Salvini era insieme al capo ultras del Milan, condannato per spaccio. E si chiedono: “A lui non lo chiedi se spaccia?”. Altre persone invitano Salvini ad andare a citofonare in Sicilia o in Calabria, a casa di mafiosi o ‘ndranghetisti.
DRIIIIIN
– Chi è?
– Scusi, lei spaccia?#SalviniCitofona pic.twitter.com/BPngEz5F2S— Marta Collot (@CollotMarta) January 22, 2020
Non mancano poi i meme di turno o le card con la frase ‘Lei spaccia?’ e le foto di citofoni. C’è chi ricorda le gag al citofono di Aldo Giovanni e Giacomo. Il sindacato della Filcams la butta in ridere e invita ad “aprire solo alla visita fiscale”. In tanti, poi, ironizzano sul fatto che allora bisognerebbe andare a citofonare a casa i Salvini per chiedergli: “Scusi, è vero che lei ha rubato 49 milioni?“.
In questo palazzo qualcuno ha rubato 49 milioni. Dove devo citofonare?#salvinicitofona pic.twitter.com/iCookF1CnK
— Alessandro Merluzzi☦️?? (@a_merluzzi) January 22, 2020
L’unico citofono vero è questo.
Il resto è solo una copia tarocca e venuta pure male stando a digiuno… #salvinicitofona pic.twitter.com/jpo1qZuJbC— Carmine (@carminedeblasi) January 22, 2020
No per sapere…#salvini #citofono #salvinicitofona #bologna pic.twitter.com/HcVsck7G5H
— gianni macheda (@giannimacheda) January 21, 2020
COI TEMPI CHE CORRONO, SEGUI I NOSTRI CONSIGLI !
Le fasce di reperibilità cambiano tra settore privato e pubblico. I lavoratori privati devono essere reperibili nelle fasce 10-12 e 17-19. Quelli pubblici, invece, nelle fasce 9-13 e 15-18.#salvinicitofona pic.twitter.com/DBlvMZviKc— Filcams CGIL Roma Lazio ?? (@EFilcams) January 22, 2020
DEPUTATI PD: “INDECENZA”
I deputati del Pd su Twitter parlano di “indecenza”: “A Bologna si attacca ai citofoni ricercando presunti spacciatori. Uno sciacallo dei problemi. Un testimonial della barbarie. Un nemico dello stato di diritto. La vergogna di un Paese democratico e civile. Questo è Matteo Salvini”.
SALVINI: “MI HA CHIESTO AIUTO UNA MAMMA CHE HA PERSO IL FIGLIO”
Dal canto suo Matteo Salvini, ospite questa mattina a Mattino 5, ha risposto alle domande sul blitz di ieri sera spiegando che a segnalargli la situazione di degrado e spaccio è stata “una mamma che ha perso il figlio per droga“. E dice anche: “Babbo e figlio spacciano droga. Ecco perché ho citofonato a quella casa. Abbiamo segnalato a chi di dovere che spacciare droga alla luce del sole significa vendere morte”.
#Salvini: Una mamma, che ha perso un figlio per droga, ha denunciato lo spaccio nel suo quartiere e mi ha chiesto di farne parlare. #mattino5 pic.twitter.com/O1nSn5wWqe
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) January 22, 2020
#Salvini: Babbo e figlio spacciano droga. Ecco perché ho citofonato a quella casa. Abbiamo segnalato a chi di dovere che spacciare droga alla luce del sole significa vendere morte. #mattino5
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) January 22, 2020
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