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ROMA – “Non solo le presunte minoranze: dopo aver letto il libro di Vannacci possiamo dire che si tratta di un libro contro le donne. Mai visto un attacco frontale così deciso da un vertice delle Istituzioni”. Così Rosario Coco, Presidente di Gaynet, in una nota, intervenendo sulla vicenda del libro “Il mondo al contrario” autoprodotto a firma del generale Roberto Vannacci. Dopo il polverone che si è sollevato per la presenza di concetti omofobi e misogini, il militare è stato destituito dall’incarico direttivo all’Istituto geografico militare di Firenze, ma ha poi ricevuto diversi attestati di stima e supporto da parte di chi sostiene la difesa della libertà di espressione. Da ultimo, oggi il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha detto che Vannacci ha il diritto di esprimersi e annunciato che comprerà il suo libro. Da sinistra ora invitano la premier Giorgia Meloni a dire la sua sul caso, scegliendo se schierarsi con la Lega o con Crosetto (che ha preso la decisione di rimuovere il generale).
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“Confermiamo che quel libro offende a Costituzione e diffonde idee discriminatorie. Se c’è istigazione all’odio lo dirà la giustizia. La sostanza politica è che si tratta di uno sgangherato e contradditorio manifesto contro i diritti umani giunto agli onori della cronaca per la posizione del suo autore. In un passaggio a pagina 333, Vannacci dice: ‘ce ne dobbiamo fare una ragione: l’uomo non è uguale alla donna; la bestia non è uguale all’uomo così come un pesce non è uguale a un mammifero’. Le donne vengono in sostanza degradate rispetto all’uomo, si torna proprio all’età antica, peggio che nel medioevo. Il tutto è coerente con le idee espresse sulla contraccezione e sulla famiglia tradizionale: le donne sono ‘psicologicamente diverse’ e devono possibilmente stare a casa con la prole”.
“Ci sembra quindi ancor più surreale che i bonus cultura e istruzione possano essere validi per acquistare questo testo su Amazon. Lo stesso Crosetto ha parlato sin dall’inizio di ‘farneticazioni’: ci aspettiamo che Giorgia Meloni segua questa linea e intervenga al più presto insieme ai ministri competenti per far sì che la vendita di questo libro non sia più sostenuta con denaro pubblico”, conclude Gaynet.
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