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Giornata sicurezza cure, l’Arco d’Augusto si illumina d’arancione

Il 17 settembre di ogni anno ricorre l'evento promosso dall'Oms, l'Organizzazione mondiale della sanità

Pubblicato:17-09-2023 12:21
Ultimo aggiornamento:17-09-2023 12:22
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(DIRE – Notiziario Sanità e Politiche sociali) Aosta, 17 set. – L’Arco d’Augusto si illuminerà d’arancione, questa sera, nella Giornata nazionale per la sicurezza delle cure e della persona assistita. Il 17 settembre di ogni anno ricorre l’evento promosso dall’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità. Il tema scelto quest’anno dall’Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, è il coinvolgimento attivo dei pazienti, dei familiari e della comunità nella sicurezza dell’assistenza. In Valle d’Aosta, il luogo simbolo scelto è l’Arco romano simbolo della città di Aosta, per richiamare l’attenzione dei cittadini e dell’opinione pubblica sull’importanza della sicurezza delle cure.

“Numerose evidenze dimostrano che quando i pazienti sono coinvolti attivamente nella propria cura si ottengono significativi vantaggi in termini di sicurezza, soddisfazione ed esiti di salute- afferma l’assessore regionale alla Sanità, Carlo Marzi- e rinforzare il senso generale di comunità anche attraverso la partecipazione attiva alla sanità pubblica è sempre di più un valore da condividere e sottolineare. In un momento storico nel quale il servizio sanitario pubblico è in oggettiva difficoltà, giornate come questa diventano un’occasione per ricordare la centralità del paziente e della sua sicurezza”.

“L’impegno di familiari e caregiver nelle attività per la sicurezza delle cure si è concentrato in particolare su tre aree- dice Marina Tumiati, responsabile della Medicina preventiva e risk manager dell’Usl della Valle d’Aosta- che sono l’aumento della consapevolezza nel garantire cure sicure e l’informazione e sensibilizzazione per migliorare la cultura della sicurezza. Il ruolo del paziente e dei familiari e caregiver nell’ambito della sicurezza dell’assistenza sanitaria, nel tempo è cresciuto in importanza”.


La struttura di Medicina preventiva parte attiva per migliorare la consapevolezza in tema di promozione della salute e della sicurezza delle cure. Il servizio, istituito nel 2017, si occupa, tra le altre competenze, anche di rischio clinico, tema che in Italia ha visto un incremento di interesse fino alla sua sistematizzazione con la normativa degli anni 2017 e 2018 con la legge Gelli-Bianco. “Il governo del rischio clinico è preliminare a una riduzione e prevenzione del contenzioso sanitario, attraverso l’identificazione dei rischi e la valutazione delle probabilità di occorrenza di un evento dannoso mediante la mappatura dei rischi specifici di ogni area e la definizione e introduzione di azioni correttive e l’adozione di strumenti proattivi” spiega l’Usl VdA in una nota.

“L’assistenza sanitaria è sempre più erogata in ambito ambulatoriale con degenze ospedaliere più brevi, transizioni assistenziali più frequenti tra l’ospedale e il domicilio ed altri centri di assistenza territoriale, crescente responsabilità condivisa tra i membri dei team di assistenza ai pazienti e gestione sempre più complessa delle malattie croniche a casa e nella comunità” aggiunge l’azienda sanitaria. Il risk management ha messo in atto diverse iniziative, tra cui l’apprendere dall’esperienza del paziente per migliorare la sicurezza, la comunicazione trasparente degli incidenti di sicurezza alle vittime e, da parte del personale sanitario ospedaliero e del territorio, attraverso i referenti di rischio clinico e all’interno dei reparti e servizi, la promozione del confronto e della condivisione con i pazienti e i familiari del percorso di diagnosi-cura.

“Prevediamo di mettere in atto ulteriori azioni migliorative, come ad esempio lo sviluppo di politiche e programmi con i pazienti e l’informazione ed educazione dei pazienti e delle famiglie e auspichiamo che questa Giornata possa rappresentare un importante momento di divulgazione e di riflessione sul complesso tema della sicurezza delle cure e della persona assistita” conclude Tumiati.

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