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Tg Sanità, edizione del 16 novembre 2020

È online l'edizione settimanale

Pubblicato:16-11-2020 13:33
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:14

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COVID. CAMPANIA E TOSCANA IN ZONA ROSSA. ISS: RISCHIO EPIDEMIA IN TUTTO IL PAESE

Campania e Toscana in zona rossa, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Marche nella zona arancione. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato un’ordinanza sulle nuove zone, in vigore da domenica 15 novembre. “So che stiamo chiedendo ancora sacrifici- ha scritto Speranza su Facebook- ma non c’è altra strada se vogliamo ridurre il numero dei decessi, limitare il contagio ed evitare una pressione insopportabile sulle nostre reti sanitarie. Ce la faremo, ma è indispensabile il contributo di tutti”. Il monitoraggio settimanale ministero della Salute e Istituto superiore di Sanità registra nella maggior parte del territorio nazionale una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 3 (arancione), con diminuzione nel numero di Regioni e province autonome in cui la velocità di trasmissione è già compatibile con uno scenario 4 (rosso). La situazione, segnala il monitoraggio, è però “complessivamente e diffusamente molto grave sull’intero territorio nazionale, con criticità ormai evidenti in numerose Regioni e province autonome italiane”.

COVID. ABRUZZO VERSO ZONA ROSSA. MARSILIO: VALUTEREMO DOPO PARERE CTS

Intanto anche l’Abruzzo rischia di scivolare verso il lockdown. Il governatore Marco Marsilio, infatti, nelle prossime ore potrebbe firmare un’ordinanza che prevede, tra l’altro, la chiusura delle scuole di ogni ordine e lo stop ai centri commerciali. Le nuove misure sono state indicate dal CTS regionale che si è riunito per valutare la situazione alla luce degli alti dati degli ultimi giorni e della crescente pressione negli ospedali.


COVID. ARCURI: CURVA SEMBRA RAFFREDDARSI, MA NON ABBASSARE GUARDIA

“In alcuni regioni si avvertono i primi segni di raffreddamento della pandemia, ma non è ancora il momento di abbassare la guardia”. Lo ha detto il commissario per l’emergenza Covid, Domenico Arcuri, in conferenza stampa. “Nel nostro Paese abbiamo superato un milione di contagi, un italiano su 60 è stato colpito ed è una enormità- ha proseguito Arcuri- La curva in Italia sembra però iniziare a raffreddarsi grazie ai comportamenti della gran parte degli italiani e credo che il sistema stia progressivamente dando i risultati che ci aspettavamo”. Sul vaccino, invece, serve “ancora tempo- ha quindi aggiunto il commissario- ma confidiamo di vaccinare i primi italiani alla fine di gennaio”.

COVID. FESTIVAL SALUTE GLOBALE, RICCIARDI: 2021 DEDICATO A BATTAGLIA CONTRO VIRUS

“Il 2021 sarà un anno dedicato alla battaglia contro il virus. Sappiamo per certo che una pandemia finisce quando tutti i Paesi del mondo non hanno più casi per 40 giorni: ci vorranno degli anni perché questo accada”. Così Walter Ricciardi, professore di igiene all’Università Cattolica e consigliere del ministro della Salute, in occasione del Festival della Salute Globale, la manifestazione organizzata dall’Università e dal Comune di Padova, che si è conclusa domenica 15 novembre. “In questo momento- ha poi spiegato Ricciardi- sappiamo che il vaccino ha una buona risposta nella popolazione adulta, ma non in quella anziana. Questo sarà già un buon risultato, ma comunque non sufficiente. L’ottimale sarebbe un vaccino che copra tutte le fasce d’età”. Quanto ad un eventuale lockdown generalizzato, Ricciardi ha concluso: “Abbiamo attivato una serie di misure proporzionate alla circolazione del virus nelle specifiche aree d’Italia. Se queste vengono rispettate, saremo in grado di evitarlo. Se non ci dovessimo riuscire, tutte le regioni diventerebbero rosse e di fatto il lockdown generalizzato si realizzerebbe nei fatti”.

EPATITE C. GOZZINI (ASST PAVIA): È NEMICO SILENZIOSO, VA DEBELLATO

“La pandemia di Covid-19 può essere un’opportunità per accendere i riflettori sul tema dell’epatite C, un nemico silenzioso che va debellato dall’Italia”. A dirlo il dottor Armando Marco Gozzini, direttore socio-sanitario dell’Azienda socio-sanitaria territoriale di Pavia, nel corso di un’intervista rilasciata all’agenzia Dire. “Sicuramente il Covid-19 mette in evidenza tanti aspetti di origine infettivologica, compreso quello dell’epatite C”, ha proseguito Gozzini, secondo cui l’emergenza sanitaria farà scattare “un momento culturale diverso, in cui saremo tutti più attenti alla nostra salute”. Intanto all’ASST di Pavia quest’anno sono stati effettuati screening “su circa 500 persone- ha fatto sapere Gozzini- e siamo arrivati ad individuarne circa 150 positive all’Hcv. Adesso siamo in procinto di attivarci anche per il processo di cura e di terapia attraverso il nostro territorio, portando avanti un impegno concretamente operativo”.

EPATITE C, ASST PAVIA: PROGETTO ‘HAND’ HA PRODOTTO VALORE AGGIUNTO

“Il progetto HAND ha prodotto un valore aggiunto”. Sono della stessa opinione il professor Pierluigi Politi e la dottoressa Assunta Lanza, rispettivamente direttore del dipartimento Salute Mentale e Dipendenze e dirigente medico entrambi dell’Azienda Socio-Sanitaria Territoriale di Pavia (ASST), intervenuti in occasione del corso di formazione ECM sulla gestione dei tossicodipendenti con epatite C, organizzato dal provider Letscom E3 con il contributo non condizionante di AbbVie. Dopo Pozzuoli, Alessandria, Brindisi, Benevento, Siracusa, Roma, Torino e Pesaro, la nona tappa è stata quindi a Pavia. I corsi, che saranno in totale 16 su tutto il territorio nazionale, rientrano nell’ambito di ‘HAND’, il primo progetto pilota di networking a livello nazionale patrocinato da quattro società scientifiche (SIMIT, FeDerSerD, SIPaD e SITD), che coinvolge i Servizi per le Dipendenze e i relativi Centri di cura per l’HCV afferenti a diverse città italiane. “Il principale valore aggiunto di HAND- ha spiegato Politi- è nell’aver individuato una coorte di persone fragili, non solo dal punto di vista biologico, infettivo ed epidemiologico, ma anche sociale”. Mentre per Lanza sono “molteplici i contributi di questo progetto, ma il primo è quello di aver riportato l’attenzione a livello nazionale sulla necessità di implementare l’attività di diagnosi e di cura delle persone affette da epatite C”.

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