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Violenza donne, in Lombardia nel 2021 8.000 richieste di aiuto

Circa 5.000 prese in carico con servizi di assistenza. La metà delle richieste d'aiuto da persone che lavorano e con medio-alta scolarizzazione

Pubblicato:15-09-2022 17:23
Ultimo aggiornamento:15-09-2022 17:23

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MILANO- Sono 27 le Reti antiviolenza presenti in Lombardia e comprendono 54 centri antiviolenza (Cav) e 125 strutture di ospitalità (case rifugio e case di accoglienza). Nel 2021, 8.531 donne si sono rivolte ai servizi territoriali antiviolenza (+13,3% rispetto al 2020) di queste 7.953 sono state prese in carico dai Cav (nel 2020 le donne prese in carico erano 6.422). I dati sono stati presentati in Comitato paritetico del Pirellone dalla vicepresidente Barbara Mazzali.

I SERVIZI DI ASSISTENZA EROGATI SONO STATI 5.000

I servizi erogati in fase di accoglienza (ascolto telefonico e colloquio di accoglienza) sono stati oltre 5.000 nel 2020 e oltre 4.800 nel 2021; nella fase di presa in carico (accompagnamento ai servizi territoriali, consulenza legale, psicologica, sociale, orientamento al lavoro, sostegno ai minori ecc.) sono stati erogati 4.267 servizi nel 2020 e 4.080 servizi nel 2021. I servizi erogati con più frequenza sono l’ascolto telefonico, il colloquio, la consulenza legale, psicologica e sociale; nel 2020 si registra una percentuale di servizi di ascolto telefonico più elevata rispetto al 2021.
Più della metà delle prese in carico riguarda donne occupate, con un titolo di studio medio o medio alto, coniugate o conviventi; nel 2021 si registra un incremento rispetto all’anno precedente di donne casalinghe e nubili; nel 2021, per circa il 27% dei casi l’età è compresa tra i 35 e i 44 anni, circa il 26% delle donne si colloca nell’età compresa tra i 45 e i 54 anni; le prese in carico riguardano per circa il 63% cittadine italiane e per oltre il 50% donne con figli.

CONFERMATO GROSSO DELLE VIOLENZE IN AMBITO FAMIGLIARE O DI EX

L’Osservatorio regionale antiviolenza riguardo i maltrattanti e le tipologie di violenza sottolinea che gli autori delle violenze sono in larga parte partner (attuali o precedenti), principalmente mariti, seguono i conviventi e poi gli ex-conviventi, gli ex-mariti, gli ex-fidanzati. L’87% delle donne prese in carico dichiara di aver subito violenza psicologica (in aumento nel 2021 rispetto all’anno precedente); il 67% delle vittime dichiara di aver subito violenza fisica (dato leggermente in calo rispetto al 70% registrato nel 2020); frequenti sono anche la violenza economica (dichiarata dal 31% delle donne nel 2020 e dal 37% nel 2021) e lo stalking (19% nel 2020, 24% nel 2021).


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Le risorse dedicate a progetti e servizi delle 27 Reti Antiviolenza nel biennio 2020-2021 complessivamente superano i 7,5 milioni di euro; 1,4 milioni sono risorse regionali (19%) e la restante parte deriva dalle risorse statali per il finanziamento di Cav, case rifugio e altre strutture di ospitalità.
Ammontano a quasi 900.000 euro le risorse straordinarie complessivamente dedicate ai Cav e alle strutture di ospitalità per fronteggiare l’emergenza Covid. La Regione ha dedicato 415.000 euro al finanziamento di interventi per favorire l’autonomia delle donne vittime di violenza. Gli interventi sostanzialmente consistono in percorsi di accompagnamento all’inserimento lavorativo e di sostegno abitativo. Per il sostegno agli orfani di femminicidio e di crimini domestici sono disponibili poco più di 470.000 euro.

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