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Belle contro il tumore: al Gemelli arrivano consulenti d’immagine

Presentato progetto 'IO- Nonostante tutto'. Salutari (Gemelli): "Approfondire questione talco e rischio cancro ovarico"

Pubblicato:06-05-2024 17:17
Ultimo aggiornamento:06-05-2024 17:17

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ROMA – È possibile parlare di make up, tagli di capelli e skin care di fronte a una diagnosi di tumore femminile? Si, e le riposte arrivano dal progetto ‘IO- Nonostante tutto’, presentato oggi al Policlinico Gemelli di Roma e dedicato alle pazienti in cura presso il reparto di Ginecologia Oncologica del nosocomio capitolino.
“Questo progetto- spiega all’agenzia Dire la responsabile dell’Unità di Terapie Innovative per i tumori femminili, ginecologia oncologica Policlinico Gemelli, Vanda Salutari– si rivolge proprio a donne affette da tumori femminili che si trovano ad affrontare la chemioterapia. Il nome la dice tutta: nonostante una donna che affronta un tumore ginecologico si senta spogliata della propria femminilità, del proprio essere donna, ‘IO- Nonostante tutto’ intende rilanciare l’immagine femminile: pur se affetta da un cancro e anche se sta affrontando una battaglia contro un tumore ginecologico, vuole riscoprirsi donna. E questo soprattutto quando anche le chemioterapie spogliano le pazienti della propria femminilità, perché cadono i capelli e la pelle diventa più spenta. È proprio in quei momenti che non si ha più voglia di curare la propria immagine”.
Oggi, dunque, l’introduzione al progetto, portato avanti da vere e proprie consulenti d’immagine, che hanno fatto una analisi delle pazienti dal punto di vista estetico. “Le consulenti- prosegue- hanno studiato il colore degli occhi delle pazienti, il colore della loro pelle e hanno fatto una vera e propria consulenza di immagine, compresa di armocromia, andando a valutare come valorizzare le donne nella loro femminilità, consigliando i colori con cui vestirsi, il trucco con cui valorizzare il proprio viso, dando tutta una serie di suggerimenti estetici per sentirsi belle nonostante la malattia, nonostante tutto“.
Il messaggio è chiaro: è fondamentale prendersi cura della propria persona anche in momenti di difficoltà e vedersi belle può aiutare nel migliorare la qualità di vita. “Oggi abbiamo a disposizione cure potentissime- ricorda Salutari- cure che hanno rivoluzionato il modo di affrontare i tumori ginecologici e oggi riusciamo a curare di più le nostre pazienti. Ma molto spesso queste cure impattano proprio sulla loro qualità di vita e azioni come queste servono davvero a migliorarla, perché stare bene con il proprio corpo e sentirsi belle aiuta non solo se stesse nel relazionarsi con gli altri, con la famiglia e con gli amici ma dà anche una spinta positiva per affrontare le cure. E se miglioriamo le cure e la qualità di vita miglioriamo anche l’outcome delle cure stesse”.
Oncologia e consulenza d’immagine, dunque, legate a doppio filo in una relazione che coinvolge giovani e meno giovani pazienti oncologiche. “Le donne coinvolte nel progetto ‘IO- Nonostante tutto’ sono un po’ di tutte le età, anche se l’iniziativa si rivolge alle giovani donne che sono un po’ più impegnate socialmente, donne che lavorano, donne che hanno un ruolo importante nella propria famiglia e che nonostante tutto affrontano un percorso di malattia”.
Ma il progetto abbraccia anche le donne meno giovani. “Una volta- racconta la dottoressa Salutari- una mia paziente di 73 anni, parlando di protesi capillari, mi chiese di non ritenerla vanitosa e mi disse che voleva continuare a sentirsi una bella donna come era stata in passato. Sicuramente questo problema è sentito maggiormente dalle donne più giovani, che sono devastate da una diagnosi di tumore ginecologico e dalla necessità di doversi sottoporre a chemioterapia. Ma anche le donne meno giovani possono trarre benefici da ‘IO- Nonostante tutto’ e dal potersi occupare della propria immagine, stando meglio con se stesse e con le persone che le circondano e che vogliono loro bene, soprattutto in questo delicato momento della propria vita”.

I NUMERI E L’AUMENTO DEI TUMORI TRA I GIOVANI

Dal 2023 presso l’Unità di Terapie Innovative per i tumori femminili, ginecologia oncologica Policlinico Gemelli sono in cura 120 pazienti di età compresa tra i 20 e i 45 anni. Un fenomeno, quello dell’aumento dei casi di cancro nelle fasce più giovani della popolazione, che non lascia indifferente nemmeno la dottoressa Salutari. “Il problema dell’aumento dei tumori in fase più giovanile e anche di tumori che eravamo abituati a vedere nelle fasi più anziane della vita- afferma- ci pone di fronte a problematiche che sono certamente di influenza ambientale“.
“Per quello che riguarda le problematiche dei tumori ginecologici, il tumore dell’ovaio non ha fattori ambientali predisponenti accertati. Abbiamo visto la storia del talco, ma si tratta di una questione che va approfondita meglio. È vero che è indicato tra le sostanze che possono predisporre a un tumore dell’ovaio ma questa comunicazione deve essere fatta con cautela, perché quella di un tumore dell’ovaio è una genesi soprattutto multifattoriale e, al di là del rischio familiare, non abbiamo ancora intercettato veri e propri fattori ambientali che possano fare aumentare questo tipo di neoplasia”.
“Per quanto riguarda il tumore dell’endometrio– precisa l’esperta- il fattore ambientale, il fattore alimentare e anche il fattore dell’obesità possono averne fatto aumentare l’incidenza. Il tumore della cervice uterina è invece correlato al Papilloma virus e se abbracciassimo la campagna vaccinale come avviene nei Paesi nordeuropei potremmo sicuramente abbassare moltissimo l’incidenza di questo tipo di tumore”.
“È però un dato di fatto- sottolinea Vanda Salutari- che oggi i tumori in fase giovanile siano aumentati e lo sforzo dell’oncologia è quello di andare a cercare nei fattori ambientali possibili agenti che possano aver creato questo problema e sicuramente in futuro qualcosa verrà fuori”.
“Oggi hanno partecipato pazienti di ogni età, giovani e meno giovani- conclude la responsabile dell’Unità di Terapie Innovative per i tumori femminili, ginecologia oncologica Policlinico Gemelli- ora il progetto prevede altri due incontri, di natura più operativa: il 28 maggio e il 4 giugno, presso il Day Hospital, al decimo piano, dove si trova il terrazzo terapeutico, si terranno sedute di trucco, di armocromia e di estetica, rivolte proprio alle donne che si trovano lì per fare la chemioterapia. Le nostre oncoestetiste si daranno da fare per rendere più belle le nostre pazienti”.
Perchè prendersi cura di sé, della propria immagine, riscoprendosi attraente ‘nonostante tutto’, migliora inevitabilmente la qualità della vita.


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