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Reggio Calabria, consigliere Pd arrestato per brogli: votato anche dai morti

Le elezioni del comune di Reggio Calabria nel mirino degli investigatori. Klaus Davi: "Vanno annullate"

Pubblicato:14-12-2020 10:25
Ultimo aggiornamento:15-12-2020 09:46
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comunali campania
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REGGIO CALABRIA – Antonino Castorina, attuale consigliere dem comunale di Reggio Calabria e della Città metropolitana, è uno dei due arrestati oggi dalla polizia nell’ambito dell’indagine della Procura della Repubblica su presunte operazioni illecite collegate al voto nelle ultime elezioni comunali. Il secondo uomo coinvolto dell’operazione è Carmelo Giustra, presidente di un seggio elettorale al cui interno, è stato accertato, sono state riscontrate irregolarità. I due sono attualmente agli arresti domiciliari.

Al momento sono in corso perquisizioni che riguardano anche altri soggetti iscritti nel registro degli indagati. Le operazioni, a cura della Digos della questura di Reggio Calabria, proseguono con l’esame del materiale elettorale già in sequestro e con l’analisi di quanto recuperato nel corso di perquisizione al fine di accertare ulteriori responsabilità.

PER CASTORINA HANNO VOTATO ANCHE I DECEDUTI

Partendo dalle segnalazioni di due agenti della digos e dai controlli svolti presso i seggi nel corso delle recenti elezioni amministrative nella città di Reggio Calabria svoltesi il 20 e 21 settembre scorso, è emerso un complesso meccanismo volto a condizionare l’espressione del voto popolare a favore del consigliere comunale Antonino Castorina (Pd). È quanto emerso nel corso delle indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria ed eseguite dagli agenti della digos, che hanno portato oggi agli arresti domiciliari dello stesso consigliere e di un altro soggetto, Carmelo Giustra.


Secondo quanto emerso dai primi accertamenti Castorina avrebbe fatto incetta di un considerevole numero di duplicati di tessere elettorali di soggetti particolarmente anziani, generalmente ultraottantenni, e alcuni addirittura deceduti, che venivano utilizzati, all’interno di alcuni seggi in cui operavano scrutatori e presidenti compiacenti, nominati illegittimamente dal consigliere comunale, senza che questi ne avesse il potere. All’interno veniva attestata come avvenuta la votazione dell’elettore, del quale ci si era, senza che ne era a conoscenza, procurato il duplicato della tessera elettorale, e ci si sostituiva a loro nell’espressione del voto.

DUPLICATI ELETTORALI RILASCIATI SENZA RISCONTRI

“Tra i dati anomali emersi nel corso dell’indagine abbiamo riscontrato che al rilascio dei duplicati delle tessere elettorali sotto indagine, non vi fosse alcuna documentazione a supporto, e che questi erano riferiti sempre a determinate sezioni”. Così il procuratore aggiunto di Reggio Calabria Gerardo Dominijanni sull’indagine relativa ad alcuni illeciti compiuti nel corso delle elezioni comunali a Reggio Calabria il 20 e 21 settembre e che ha portato all’arresto del consigliere comunale Antonino Castorina (Pd).

“Dalle verifiche – ha aggiunto – abbiamo cercato di capire se questi soggetti avessero realmente votato, e non lo hanno fatto. Sui registri però abbiamo riscontrato stranamente, il loro voto con la dizione ‘conoscenza diretta o personale’ da parte dei presidenti o degli scrutatori. Si trattava sempre di soggetti anziani che erano tutti, però, stranamente conosciuti dagli scrutatori”. Al momento sono 8 le sezioni elettorali monitorale dalla Procura.

DAVI: ANNULLARE ELEZIONI AMMINISTRATIVE

Le elezioni amministrative svoltesi a Reggio Calabria il 20 e il 21 settembre vanno annullate senza se e senza ma. Al netto della inchiesta della magistratura che seguirà il suo corso, sono agli atti tutte le denunce che avevamo documentato con la lista Klaus Davi già ad urne aperte e prima ancora durante la campagna elettorale”. Così il massmediologo Klaus Davi già candidato a sindaco di Reggio Calabria.

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