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A Reggio Calabria apre il primo polo per l’infanzia

Impegno del consorzio Macramè in un bene assegnato dal Comune, spazio a 30 bambini dai 0 ai 6 anni

Pubblicato:22-06-2023 16:20
Ultimo aggiornamento:22-06-2023 16:20
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REGGIO CALABRIA – “Tanti piccoli segni poi mandano i segnali importanti, questo è uno di quelli che deriva da una sinergia istituzionale che parte qualche tempo fa, già con l’amministrazione Giuseppe Falcomatà e che oggi si concretizza”. Così alla Dire il sindaco facente funzioni di Reggio Calabria, Paolo Brunetti presente oggi a Bocale, all’inaugurazione del primo polo d’infanzia, ‘Giochiamo a crescere’, realizzato dal consorzio Macramè, in un bene assegnato dal Comune.

“Sin da subito – ha aggiunto Brunetti – l’amministrazione ha aderito prima al progetto, poi ha contribuito dando in concessione gratuita i locali, il consorzio Macramè ha provveduto, insieme agli altri partner alla riqualificazione e oggi finalmente si taglia il nastro. Si apre questa nuova prospettiva per un territorio periferico come quello di Pellaro e Bocale, dove – ha concluso – anche i nostri i nostri bambini avranno un luogo fisico di aggregazione dove poter crescere insieme”.

Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti anche gli assessori al Welfare, Demetrio Delfino e all’Istruzione, Lucia Anita Nucera e il consigliere comunale delegato Carmelo Romeo. Per l’occasione il consorzio, rappresentato dal presidente, Giovanni Pensabene, punta a coinvolgere oltre 30 bambini nella fascia d’età tra i 0 e i 6 anni, rafforzando così la rete educativa in una delle frazioni cittadine che maggiormente necessitano di servizi all’infanzia.


PREVISTE ALTRE DUE APERTURE: TAURIANOVA E GIOIOSA IONICA

“Il polo d’Infanzia – ha detto Pensabene – nasce grazie al progetto Giochiamo a crescere, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Quello di Bocale il primo di tre Poli previsti dentro il progetto, di prossima apertura – ha specificato – quelli di Taurianova, sempre in un bene comunale, e Gioiosa Ionica, in un bene confiscato e prende vita grazie a un fitto partenariato che vede il coinvolgimento di università, associazioni e organizzazioni con una consolidata esperienza su educazione e infanzia”.

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