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Report della Commissione Esteri del 13 ottobre

Di seguito un estratto degli interventi odierni

Pubblicato:13-10-2023 09:57
Ultimo aggiornamento:23-10-2023 09:59

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SAN MARINO – Al centro dei lavori odierni è l’incontro dei commissari con il Presidente della Commissione Affari Esteri del Parlamento Europeo, David McAllister, e dalla Vice Presidente Željana Zovko, in visita nella Repubblica di San Marino, in vista della fase conclusiva del negoziato per l’Accordo di Associazione con l’Ue. “La nostra visita ha questo significato- spiega infatti il presidente McAllister ai commissari e al Sds per gli Affari Esteri Luca Beccari- vuole essere un incoraggiamento a portare a termine l’accordo di Associazione”. Sulla portata dell’intesa McAllister è chiaro: “Questo accordo sarà il più ampio di tutti gli accordi con un Paese terzo mai siglato con l’Ue e può essere comparato solo agli accordi fatti per Islanda e Liechtenstein”. Sui tempi di conclusione delle trattative, il parlamentare europeo lancia poi un monito: “Il negoziato è in una fase cruciale e la finestra dell’opportunità si sta chiudendo- spiega- perché a giugno avremo le elezioni europee 2024, ecco perché se vogliamo chiudere, è meglio farlo entro l’anno”.

Spiega poi Željana Zovko,Vice presidente, che alla visita in Repubblica seguirà quella all’altro partner negoziale, Andorra: “Vogliamo conoscervi e vedere le vostre specificità”. Questi accordi, ribadisce, “sono accordi unici con l’Ue. Come quelli di Norvegia e Liechtenstein, sono importanti perché riguardano la sicurezza e stabilità dell’Europa e tutti i paesi, anche piccoli, contano molto”.

Quindi il Sds Beccari sottolinea la valenza politica nel negoziato con l’Ue e l’importanza di dialogo tra Parlamenti. “Siamo a pochi mesi dall’obiettivo di conclusione del negoziato, dove si concentrano questioni prevalenti ancora da dibattere e risolvere con la controparte”, chiarisce. “Questo negoziato parte da una volontà politica, non da un ambito tecnico- puntualizza- La Commissione negozia con San Marino per via di un mandato del Parlamento europeo che ha dato direttive precise e sarà alla fine il Parlamento europeo ad approvare il testo dell’accordo”. Per questo quindi è importante, sollecita, “continuare ad avere una interlocuzione con il Parlamento europeo”.


In questo senso va anche l’invito fatto in apertura del confronto da Denise Bronzetti, Npr, presidente della commissione: infatti, nel dare il benvenuto agli ospiti e nel sottolineare l’importanza della loro visita, lancia in particolare l’auspicio per la prosecuzione di un confronto permanente tra organismi parlamentari, “condividendo anche quanto proposto dal Parlamento europeo nella Raccomandazione formulata nel 2019 sull’Accordo di associazione”, ricorda, in favore dell’istituzione di “un organo di cooperazione dedicato al dialogo interparlamentare” tra Ue e Repubblica di San Marino.

Da parte degli altri commissari si riconosce quindi l’importanza della visita odierna dei vertici del Parlamento europeo e la natura storica dell’evento, d’altra parte sono apprezzate le parole di rispetto per la storia, l’identità e le peculiarità sammarinesi e la volontà di salvaguardarle.

Di seguito un estratto del dibattito (e degli interventi tradotti dall’interprete presente in Aula)

Comma 1. Incontro con la Presidente della Commissione Affari Esteri del Parlamento Europeo, composta dal Presidente David McAllister e dalla Vice Presidente Željana Zovko

Denise Bronzetti, Npr, Presidente: E’ motivo di soddisfazione accogliervi in Repubblica in questo momento. Il nostro Paese intrattiene da 40 anni relazioni diplomatiche con l’Unione europea, con cui condividiamo valori e principi, oltre a legami economici, territoriali e culturali, nonché un rapporto di collaborazione aperto e costruttivo. La definizione dell’Accordo di Associazione si inserisce in questo percorso quale obiettivo ambizioso e di ulteriore integrazione. Verso questo obiettivo la Repubblica di San Marino sta operando con impegno fattivo e costante, nella convinzione che si tratti di una opportunità da cogliere in termini di sviluppo-Paese. Allo stesso modo siamo fortemente orgogliosi della nostra storia, fatta di una secolare tradizione democratica, e della nostra identità di piccolo Stato. E più volte abbiamo sottolineato la necessità di tenere in considerazione le nostre dimensioni territoriali e la volontà di salvaguardare le specificità della Repubblica. In questa fase di negoziato la vostra visita rappresenta un’occasione utile per approfondire la conoscenza, anche a livello parlamentare, delle nostre rispettive realtà, allo scopo di promuovere una più stretta collaborazione sulle sfide del presente, in cui gli eventi degli ultimi anni hanno modificato profondamente gli scenari geopolitici ed economici rendendo indispensabile un impegno comune per trovare soluzioni condivise. Per questo auspico la prosecuzione di un confronto permanente, condividendo anche quanto proposto dal Parlamento europeo nella Raccomandazione formulata nel 2019 sull’Accordo di associazione, circa l’istituzione di un organo di cooperazione dedicato al dialogo interparlamentare. Con questo auspicio formulo nuovamente un cordiale benvenuto in Repubblica e lascio la parola a Luca Beccari, Segretario di Stato per gli Affari esteri.

Luca Beccari, Sds per gli Affari Esteri: Mi unisco ai saluti di benvenuto ai due massimi rappresentanti del Parlamento europeo, in una visita che si innesta nel quadro dei diversi rapporti che stiamo- con successo- cercando di costruire tra la Repubblica di San Marino e l’Istituzione parlamentare europea.

Il percorso di associazione di San Marino e Ue è la sfida centrale del Paese, in questo periodo non deve mai essere visto come unico elemento di dialogo con l’Ue. Ma il rapporto con l’Ue è fatto di tante attività e tanti ambiti, è un confronto e una discussione tra i quali l’Accordo di associazione rappresenta quelli tra i più rilevanti.

In questi 4 anni sono state diverse le situazione in cui, grazie al prezioso contributo e supporto del Parlamento europeo, sono state risolte situazioni, anche di emergenza legate alla pandemia, che hanno reso possibile per San Marino risolvere alcune problematiche. Grazie all’intervento del Parlamento Ue, la Repubblica di San Marino è stata inserita, per esempio, nel meccanismo del Green pass, in quello dell’approvvigionamento dei farmaci anticovid… il Parlamento può avere un ruolo nel dialogo di San Marino con l’Ue.

Presidente e vicepresidente hanno avuto un ruolo di primo piano in questo tipo di situazioni, così come oggi, come Commissione Affari esteri, sono investiti anche del tema dell’accordo di Associazione, del quale abbiamo avuto modo di parlare un pochino ieri, e che rappresenta un momento arrivato nella sua fase più cruciale. Siamo a pochi mesi dall’obiettivo di conclusione del negoziato, dove si concentrano questioni prevalenti ancora da dibattere e risolvere con la controparte. Questo negoziato parte da una volontà politica, non da un ambito tecnico. La Commissione negozia con San Marino per via di un mandato del Parlamento europeo che ha dato direttive precise e sarà alla fine il Parlamento europeo ad approvare il testo dell’accordo. Non dobbiamo dimenticare questo e dobbiamo continuare ad avere una interlocuzione con il Parlamento europeo. Bene quindi il confronto con questa Commissione, perché alla fine i trattati internazionali sono accordi politici, e la politica deve avere una sua sintonia e in ambito del Parlamento Europeo si possono trovare sinergie. E allo stesso tempo può esistere in esso una maggiore disinformazione sul nostro Paese, è bene conoscersi meglio per evitare errate percezioni.

Concludo con l’auspicio si possa arrivare presto a definire un piano di relazioni strutturate tra la nostra Commissione, il Consiglio Grande e Generale e il Parlamento Europeo. Già oggi esiste un gruppo di amicizia di parlamentari, spero diventi un vero e proprio rapporto strutturato.

Presidente David McAllister: Ringrazio per l’opportunità concessa oggi di essere qui con voi ed essere vostro ospite. Siamo lieti di essere in questo Paese per due giorni, ammiriamo il vostro grande Paese e le sue tradizioni. Ieri abbiamo avuto un incontro molto informativo con gli Ecc. Capitani Reggenti e con il Segretario agli Esteri, è stata una prima possibilità per conoscere la realtà di San Marino. Io e e il vice presidente, insieme al Segretario Beccari, abbiamo già avuto modo di parlare delle relazioni di San Marino con l’Ue, iniziate nel 1993. Noi Ue e San Marino siamo Paesi con mentalità simile, tradizioni, valori, cultura, lingue simili, intratteniamo un rapporto di cooperazione a vari livelli.
Dal 1993 in poi le relazioni si sono sviluppate, nel 2014 è iniziato il processo di avanzamento verso la conclusione di un Accordo di Associazione, cui partecipano San Marino, Andorra, e fino poco tempo fa Monaco. Cosa è questo accordo in sostanza? Significa partecipare alla vita interna dell’Ue, per questo dico questo accordo sarà il più ampio di tutti gli accordi con un Paese terzo mai siglato con l’Ue e può essere comparato solo agli accordi fatti per Islanda e Liechtenstein. La nostra visita ha questo significato, vuole essere un incoraggiamento a portare a termine l’accordo di Associazione.

Nel 2019 la nostra Commissione Affari esteri ha emesso una Raccomandazione- presentata al Consiglio, alla Commissione e ai rappresentanti responsabili dei negoziati- in cui il Parlamento Europeo sottolineava l’importanza di tenere in considerazione le vostre specificità, le ridotte dimensioni del territorio, e la necessità di preservare le vostre tradizione e di coinvolgere i vostri cittadini in tutto il processo del negoziato.

Come ha detto il Sds Beccari, il negoziato è in una fase cruciale. La finestra dell’opportunità si sta chiudendo, perché a giugno avremo le elezioni europee 2024, ecco perché se vogliamo chiudere, è meglio farlo entro l’anno. Conoscete gli argomenti in cui vi sono visioni diverse- servizi finanziari, periodo di permanenza e altri- siate certi che quando torneremo a Bruxelles li ripresenteremo al presidente Von der Leyen, con l’auspicio di concludere i negoziati con Andorra e San Marino.

Željana Zovko, Vice presidente

Per me è un grande onore essere qui. Con il presidente MacAllister faremo visita anche ad Andorra, per vedere anche le sue specificità. Questi accordi sono accordi unici con l’Ue. Come quelli di Norvegia e Liechtenstein. Sono accordi che riguardano la sicurezza e stabilità dell’Europa e tutti i paesi, anche piccoli, contano molto e c’è interesse da entrambe le parti a stare insieme e lavorare insieme, perché il contesto mondiale adesso è complesso. San Marino, per me, è un paese molto importante per la sua storia, come per la Croazia, sarà importante concludere questi accordi che contano molto per la sicurezza di San Marino per il futuro.

Francesco Mussoni, Pdcs

E’ la prima volta in assoluta che il Presidente della Commissione esteri europea è nel nostro territorio. Ue e Repubblica di San Marino stanno facendo dei passi per condividere un percorso futuro. Siamo consapevoli del nostro limite intrinseco. Sentire la sottolineatura di un termine tecnico e politico, per vostra voce, per noi ha una valenza politica molto importante. E queste sono le premesse giuste per condividere, non solo il percorso legato all’Ue, tecnico, ma di lavorare per un futuro sempre più politico con l’Ue che credo sia il vero tema centrale nel prossimo futuro per gli equilibri del mondo. Se possiamo essere in grado di dare questo contributo per il prossimo futuro, saremo lieti.

Giuseppe Maria Morganti, Libera

Il rapporto con l’Ue non si esaurisce con l’Accordo di Associazione, ma è un accordo politico a tutti gli effetti che può spaziare su grandi temi che, purtroppo, l’umanità si trova a vivere.

La nostra Repubblica da sempre ha assunto il ruolo di Paese negoziatore e, alla luce delle situazioni che si stano consumando, ultima in ordine di tempo è quella in Palestina-Israele, ma non dimentichiamo quella in Armenia-Nagorno karabakh, e quella più vicina a noi in Ucraina. Sono situazioni che richiedono lo sforzo di tutti e crediamo l’Ue possa fare molto perché si possa procedere alla ricomposizione di questi conflitti, cercando di capire le ragioni gli uni degli altri.

Nicola Renzi, Rf

Oggi il messaggio che vogliamo mandarvi, da forza politica di opposizione, è un sincero ringraziamento per la vostra visita e per l’aver voluto comprendere la nostra realtà e per il supporto che- abbiamo capito- arriverà anche nei confronti delle altre istituzioni europee per riuscire a concludere l’accordo di Associazione.

Gerardo Giovagnoli, Npr

Siamo l’unica Repubblica dell’Europa occidentale a non avere rapporti strutturati con l’Ue, siamo gli unici rimasti. Questa visita è molto importante, tra l’altro ricorrono i 40 anni dall’inizio delle relazioni con l’allora Comunità europea, nonché i 10 anni, al 20 di ottobre, del Referendum sammarinese sull’ Ue che chiedeva addirittura l’ingresso in Ue. La gente votò sì, ma mancò il quorum. L’ indicazione popolare era comunque chiara: avere una maggiore integrazione. Preferisco che noi ci chiamiamo Città-Stato piuttosto che micro Stato, e siamo una Città Stato profondamente repubblicana e democratica, basata sul parlamentarismo, e questa vostra visita di parlamentari è ancora più importante. Nel Report del 2019 di Aguilàr e nel nostro Odg di giugno del 2023 abbiamo sostenuto che bisogna trovare forme di collaborazione, speriamo perciò di rivederci e che sia la prima di una lunga serie di visite. Questa è una visita storica.

Carlotta Andruccioli, Dml

E’ un momento significativo, quello odierno, per il percorso di Associazione. Non è questo il momento per entrare nello specifico dell’accordo, apprezziamo da una parte la determinazione e la convinzione che, da parte vostra, l’Ue ha sempre dimostrato nel supportare un passo così importante e impattante per noi, sotto tutti i punti di vista. Apprezziamo abbiate riconosciuto il ruolo della nostra identità e storia, condividiamo, in particolare, radici e un legame profondo con la Croazia per motivi storici. Grazie per questa giornata significativa.

Maria Cristina Albertini, Pdcs

Anche io mi unisco al benvenuto degli altri commissari per essere qui a Presidente e Vice presidente. I negoziati per giungere a questo accordo con l’Ue sono già stati avviati nel 2015, 8 anni fa, è un momento storico per la nostra Repubblica e San Marino sta facendo di tutto per far sì che i negoziati si concludano entro la fine del corrente anno, obiettivo ribadito anche dal vice presidente della Commissione Šefčovič. Se quindi la firma avverrà entro fine 2023, in vista delle elezioni europee di giugno 2024, è possibile prevedere un calendario di voto del Parlamento Europeo già da inizio del prossimo anno?

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