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Partito gay: “Un centro Lgbt al posto della sede di CasaPound a Roma”

Il partito Gay per i diritti lgbt+, solidale, ambientalista e liberale organizza un flashmob in via Napoleone III: "Pensiamo a una struttura per tutelare le vittime di violenza"

Pubblicato:13-09-2021 15:09
Ultimo aggiornamento:13-09-2021 15:09

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ROMA – Sgomberare la sede di CasaPound e destinare il locale in via Napoleone III a un centro di tutela per persone Lgbt vittime di violenza. Lo chiede Fabrizio Marrazzo, candidato sindaco di Roma e portavoce di Partito gay per i diritti lgbt+, solidale, ambientalista e liberale.

Questa mattina i militanti del partito hanno organizzato un flash mob davanti alla sede di CasaPound. Sotto gli occhi di alcuni neofascisti piuttosto irritati, i colorati attivisti Lgbt hanno sventolato bandiere arcobaleno. “Questo stabile è occupato abusivamente dal 2003 da un’organizzazione fascista, razzista e omofoba. Il nostro Partito gay per i diritti lgbt solidale, ambientalista e liberale si basa sui principi di libertà – dice Marrazzo – noi ci battiamo per questi diritti e per una Roma libera”.


Marrazzo ricorda che finora “tutte le amministrazioni hanno promesso di liberare questo immobile ma oggi sventola ancora una bandiera simil nazista. Noi vogliamo che questo immobile sia liberato e destinato a scopi sociali: per esempio tutelare le persone Lgbt cacciate di casa dai propri genitori o donne vittime di violenze. L’immobile è immenso, perfetto per tantissime attività e iniziative di carattere sociale. Va liberato e il primo atto che la nostra amministrazione farà, una volta in Campidoglio, è di chiedere entro dieci giorni la liberazione di questo palazzo”, conclude il candidato sindaco del Partito gay.

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