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Parla Willwoosh: “Con Meloni diritti a rischio, ma la sinistra dov’è?”

"Grido disperato, ma nessuno lo raccoglie". Lo youtuber premiato per il suo coming out: "Triste che non nascondersi sia un atto di coraggio".

Pubblicato:29-11-2022 15:50
Ultimo aggiornamento:29-11-2022 16:28

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ROMA – Con il Governo Meloni, in Italia nei prossimi anni “c’è effettivamente il rischio” di un restringimento dei diritti della comunità Lgbt e non solo: a lanciare l’allarme è Guglielmo Scilla, in arte ‘Willwoosh’, 35enne youtuber da quasi 1,2 milioni di iscritti ma anche attore, conduttore radiofonico e attivista, in un’intervista all’agenzia di stampa Dire.

“GRIDO DISPERATO DA RACCOGLIERE, DOV’È LA SINISTRA?”

“La cosa che mi rattrista e, devo dire, la riflessione che mi viene da fare di più- spiega il creator- è proprio legata al modo in cui ci si contrappone a quello che sta succedendo oggi. Non parlo solamente dal punto di vista dei diritti, basti pensare che adesso al di sotto di 60 euro si può non accettare più i pagamenti col Pos. Sono quindi anche le cose molto più piccole”.

Il riferimento è al moltiplicarsi delle proteste in piazza per la difesa dei diritti, ultima quella di ‘Non una di meno’ sabato scorso a Roma con toni anche molto accesi: “Spesso si vedono cartelloni anche molto forti da parte di quella che è un’opposizione all’attuale Governo e che sono da analizzare come un grido disperato, perché la vera domanda è: dov’è l’opposizione al Governo all’interno delle istituzioni? Dov’è la sinistra? Dov’è il centrosinistra?“.


La critica di Willwoosh è quindi diretta in primo luogo a chi quelle istanze dovrebbe portarle avanti, fuori e soprattutto dentro il Parlamento: “Quando una persona sente l’obbligo di urlare in maniera così forte la propria disperazione vuol dire che non si sente protetta. Quindi la mia domanda è: dove sta chi ha il potere di difendere quelle persone?“.

“TRISTE ESSERE PREMIATO PER UN COMING OUT, I DIRITTI VANNO DIFESI”

In occasione della cerimonia dei ‘Rainbow Awards 2022’, il premio internazionale ‘Roma per i diritti Lgbtqi’, Guglielmo ha ricevuto un riconoscimento per la valenza del suo coming out pubblico: era il 13 settembre del 2017 quando pubblicò sul suo canale YouTube un video che, ad oggi, ha raggiunto quasi 2 milioni di visualizzazioni.

“In realtà non è stato nemmeno troppo importante il segnale che ho dato, ho semplicemente detto ‘esisto’ ed è triste che ad oggi parlare semplicemente di esistenza sia quasi un atto di coraggio, quasi come se l’unico diritto che si debba veramente avere sia quello a nascondersi”, la riflessione di Willwoosh. “Per questo dico che è un po’ triste essere qua ed essere riconosciuto come qualcuno che ha fatto qualcosa per il mondo Lgbt solo per aver fatto coming out, semplicemente per vivere tranquillamente la mia vita. È un po’ dolceamaro“.

“DA BAMBINO NON SAPEVO ESISTESSERO GLI OMOSESSUALI”

È indubbio, però, che un esempio del genere da un personaggio pubblico così esposto e seguito possa incoraggiare tantissime persone a vivere diversamente il proprio orientamento sessuale: “Secondo me oggi vedere qualcuno che può rappresentare anche degli aspetti del tuo carattere e di chi sei è sicuramente utile e necessario, se avessi avuto dei modelli che mi rispecchiavano per quanto riguarda l’orientamento avrei avuto un’infanzia più facile, io da bambino nemmeno sapevo che esistessero gli omosessuali“, ha sottolineato Guglielmo.

“Per quanto riguarda lo spingere ad aprirsi sì, è sicuramente un qualcosa che può dare una mano, ma credo che quella del coming out sia una roba troppo personale per poter veramente spingere qualcuno a farlo perché non conosciamo l’esistenza degli altri. Non sempre puoi dire ‘fidati, è la cosa giusta da fare’, sono le persone che sanno veramente quando è il momento giusto. Se c’è un momento giusto, purtroppo”.

WILLWOOSH, ‘STRANGE WORLD’ E IL PRIMO PERSONAGGIO GAY DELLA DISNEY

Un commento, infine, sul primo, storico personaggio gay in un film animato Disney: si tratta di Ethan, protagonista del lungometraggio ‘Strange World – Un mondo misterioso’. “È una cosa molto bella– ha commentato lo youtuber- Allo stesso tempo si vedono anche tantissime campagna di ‘pinkwashing’, per cui non si sa mai quando una realtà si sta veramente aprendo nei confronti della moltitudine di individui che popolano il mondo e quanto invece a volte sia semplicemente un dire ‘senti, ho pure coperto questo questo tassello’. Non credo però che nel caso della Disney sia così“.

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