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Oscar 2021, ‘Nomadland’ da record: Zhao prima donna asiatica a vincere per la regia

Il riconoscimento per 'Nomadland'. Nata in Cina, ha studiato in Inghilterra e negli Usa. Al suo attivo tre pellicole sul tema della frontiera e un film Marvel

Pubblicato:01-03-2021 11:45
Ultimo aggiornamento:26-04-2021 09:20

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VENEZIA –Nomadland racconto on the road dei nomadi d’America trionfa anche agli Oscar 2021. Dopo aver conquistato il Leone d’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia e portato a casa due statuette ai Golden Globes (Miglior film drammatico e migliore regia) si aggiudica tre Oscar. Ed è di nuovo un primato per Chloé Zhao, che a 39 anni è la seconda donna e la prima asiatica a vincere l’Oscar per la regia. Un primo record Zhao lo aveva già raggiunto ai Golden Globes, che grazie a lei sono tornati a tingersi di rosa dopo bene 37 anni. Era infatti dal 1984 che una donna non si aggiudicava il riconoscimento per la regia. Quell’anno a trionfare fu Barbra Streisand con ‘Yentl’. ‘Nomadland’ si è aggiudicato anche la statuetta del miglior film e della miglior attrice protagonista, Frances McDormand, anche produttrice della pellicola. Il film sarà disponibile dal 30 aprile su Disney+.

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CHI È CHLOÉ ZHAO

Nata il 31 marzo del 1982 a Pechino, Chloé Zhao (al secolo  Zhao Ting) è vissuta nel suo Paese di origine, ma anche in Inghilterra, e, successivamente, negli Stati Uniti, dove ha studiato scienze politiche al Mt Holyoke College e produzione cinematografica alla New York University. “Sono cresciuta con la cultura manga, sin da piccola ho visto storie attraverso disegni e questo mi hanno dato delle basi su come raccontare una storia in maniera visiva”, ha raccontato la regista durante una conferenza stampa riservata a un ristretto numero di giornalisti, collegata via zoom alla Mostra del Cinema di Venezia. “Volevo disegnare manga ma non ero molto brava, volevo dipingere ma non ero sufficientemente brava neanche in quello, e lo stesso vale per la scrittura. Cosi’ ho deciso di fare la regista, che e’ un po’ un tuttofare, e’ come maneggiare un ecosistema senza essere specializzata in un campo preciso”. Un cineasta che ha ispirato il suo lavoro? Nessun dubbio, la risposta di Zhao e’ Terrence Malick.

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Al suo attivo Zaho ha tre lungometraggi in cui ricorrente e’ l’utilizzo di attori non professionisti, il tema della frontiera e l’amore per gli ampi spazi dell’Ovest americano. Il suo primo lungometraggio da sceneggiatrice, regista e produttrice, e’ datato 2015 e si intitola ‘Songs My Brothers Taught Me’. Girato in una riserva indiana e presentato al Sundance Film Festival il film narra il legame tra un fratello e una sorella Sioux. Due anni dopo arriva ‘The Rider’ presentato in anteprima nella sezione Quinzaine des Realisateurs del Festival di Cannes dove vince l’Art Cinema Award. Nel film il protagonista e’ un vero cowboy, Brady Blackburn, che racconta come un incidente gli abbia impedito di continuare a gareggiare nei rodeo. Infine ‘Nomadland’, film tratto dal libro ‘Nomadland. Un racconto d’inchiesta’ di Brooklyn Jessica Bruderdi, di cui nel 2017 Frances McDormand e il suo partner di produzione, Peter Spears, avevano opzionato i diritti. Successivamente l’attrice premio Oscar ha deciso di coinvolgere nel progetto Chloé Zhao, attratta dai lavori realizzati dalla regista. Nella pellicola, gli unici due attori professionisti sono McDormand e David Strathairn, tutti gli altri sono veri nomadi, alcuni dei quali citati nel libro di Bruderdi. Gli altri Zhao e McDormand li hanno conosciuti nei mesi passati all’interno della comunita’, “imparando ad ascoltare le loro storie”, ha raccontato l’attrice durante la conferenza di presentazione del film alla Mostra del Cinema di Venezia. “Non sapevano chi fossi, e sono stata scambiata per una di loro. Tanto che mi e’ stato offerto un lavoro, e li ho pensato: allora sta funzionando”, ha aggiunto. “Non capivano perche’ ci interessero le loro vite. Erano increduli del fatto che volessimo inserirle nel film”, ha dichiarato la regista. Riguardo alla motivazione che l’ha spinta ha realizzare ‘Nomadland’, Zhao ha dichiarato: “Nella natura possiamo guarire, e nella solitudine possiamo trovare noi stessi. E’ qualcosa di spirituale che ho cercato a lungo”. Nella sua filmografia c’e’ pero’ anche un film ‘fuori dal coro’, sui supereoi Marvel: ‘Eternals’, in uscita nel 2021. “Per me come regista non c’e’ una grande differenza. tra un blockbuster o una produzione piccola. Essere una regista riguarda il fatto di lavorare con delle persone con cui voglio lavorare e raccontare storie che voglio raccontare”, ha dichiarato la regista.

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