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La Salandra (FdI): “La mafia non si combatte generando sussidi”

L'intervista a Giandonato La Salandra, candidato alla Camera per Fratelli d'Italia nel collegio plurinominale Puglia 1 (Foggia e Bat)

Pubblicato:13-09-2022 15:16
Ultimo aggiornamento:13-09-2022 15:16
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giandonato la salandra
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BARI – “Sono al lavoro per creare una filiera politica: deputati, consiglieri regionali e amministratori che lavorano in rete rispetto a progettualità che diventano poi proposte normative. Negli ultimi anni la filiera è andata persa, dimenticando che la politica è costruzione di filiere”. Ne è convinto Giandonato La Salandra, candidato alla Camera per Fratelli d’Italia nel collegio plurinominale Puglia 1 (Foggia e Bat).

Avvocato, 44 anni, papà di una bimba, La Salandra, in un’intervista alla Dire, spiega di aver dedicato “la prima fase della campagna elettorale agli amministratori locali vicini o legati a Fratelli d’Italia”, partito di cui fa parte da sempre. La prima tessera risale al 1994 “era del Fronte della gioventù – dice – poi azione universitaria, la presidenza provinciale della Giovane Italia, fino a quando ho dato vita al comitato foggiano per sostenere Giorgia (Meloni, ndr) alle primarie contro Alfano”.

“SERVE UNA RIFORMA COMPLESSIVA E STRUTTURALE DELLE ZES”

Quando Meloni lasciò il Popolo delle Libertà e decise di fondare FdI “non ho avuto esitazioni: ho seguito Giorgia. Anche perché – confida – non ammetto cambi di casacca, piuttosto resto a casa”, dichiara, evidenziando che tra le prime proposte elettorali da rendere realtà c’è una “riforma complessiva e strutturale delle Zes, le zone economiche speciali”. Cosa non va ora? “C’è troppa burocrazia – replica – e quella Adriatica deve essere riaperta. Nelle Zes vanno sviluppati piani relativi alla logistica e la provincia di Foggia necessita di una progettualità rispetto alla logistica. Penso anche che l’unica forma di transizione energetica passi per investimenti significativi sul ferro in modo da arrivare a un decongestionamento del trasporto su gomma”.


Parlando della criminalità organizzata, La Salandra aggiunge: “La mafia si combatte creando lavoro e non generando sussidi”. Pensa al reddito di cittadinanza? “È uno strumento che va rivisto radicalmente perché si è sostituto al lavoro”, sostiene e conclude: “Destra e sinistra esistono. E destra significa pensare che una persona si realizzi con il lavoro non lasciandola attaccata alla mammella dello Stato“.

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