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Rezza: “AstraZeneca? Siamo in vigile attesa, chi si è vaccinato stia tranquillo”

Il direttore della prevenzione del ministero della Salute invoca la tranquillità rispetto al lotto del farmaco di Oxford sospeso da Aifa: "La campagna deve andare avanti, anzi accelerare"

Pubblicato:12-03-2021 17:08
Ultimo aggiornamento:14-03-2021 15:08

gianni_rezza
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ROMA – “Il lotto sequestrato riguardava circa 500.000 dosi. Quando si inizia una campagna vaccinale si sa che ci saranno degli eventi avversi, eventi che faranno seguito temporalmente alla somministrazione del farmaco”. A dirlo è Giovanni Rezza, direttore della prevenzione del ministero della Salute, a proposito del lotto sotto indagine del vaccino di AstraZeneca, nel corso della conferenza stampa della cabina di regia sulla situazione epidemiologica da covid-19.

Non sappiamo ancora se c’è un nesso di causalità tra il vaccino e le morti sospette, dobbiamo ancora indagare e capire su questo – prosegue Rezza-. L’Ema continua a rassicurare dicendo che il profilo rischio-beneficio è nettamente sbilanciato a favore del beneficio: è chiaro quindi che la campagna vaccinale andrà avanti. Dobbiamo anzi accelerare, al tempo stesso però non dobbiamo sottovalutare questi episodi drammatici, manderemo domani gli ispettori per verificare che tutte le procedure siano state realmente aderenti ai protocolli. L’Iss farà le dovute verifiche sui controlli di qualità delle fiale dei vaccini di quel lotto. Qualsiasi indagine su questo va presa con assoluta serietà”.

“Decine di migliaia di dosi intanto sono state sequestrate, indaghiamo ma senza creare allarme– continua Rezza-. Chi si è vaccinato nei giorni scorsi può stare tranquillo ma non possiamo escludere che abbia malori nei giorni seguenti, andranno fatte delle opportune verifiche. Chiamiamola vigile attesa: se ci saranno delle reazioni avverse, i cittadini dovranno contattare il proprio medico. C’è tuttavia un’attenta farmacovigilanza, verificando con serietà e rigore se può esserci un nesso di causa ed effetto. Anche se abbiamo dalla nostra i dati inglesi: mentre noi non vaccinavamo ancora, la Gran Bretagna già faceva diverse somministrazioni e senza riportare reazioni avverse”.


“BISOGNA ESSERE TEMPESTIVI: LE ZONE ROSSE AIUTANO”

“Abbiamo avuto un aumento dei casi qualitativo, su cui serve intervenire con strumenti mirati e serve un cambiamento di strategia, essendo tempestivi e anticipando al massimo la corsa delle varianti e conseguentemente dei casi. Uno dei dati positivi che emerge è il risultato ottimale della strategia di protezione che ci siamo prefissati, grazie alla vaccinazione dei più anziani e dei sanitari” aggiunge Giovanni Rezza, commentando i dati della cabina di regia Iss-ministero sulla situazione epidemiologica da Covid-19.

“Abbiamo visto che le zone rosse funzionano, come attestano i dati di queste settimane, ci auguriamo quindi che le misure per le nuove zone rosse ci aiutino ad abbattere l’incidenza ed a spingere la campagna vaccinale, insieme agli interventi di contenimento e mitigazione sul territorio nazionale” ha concluso Rezza.

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