BOLOGNA – Anche i magistrati dell’Emilia-Romagna “chiedono giustizia per Patrick Zaki e condividono la richiesta di cittadinanza, anche per onorare il ricordo di Giulio Regeni”. E per farlo sottoscrivono un appello, che al momento conta 155 firme, in alcuni casi di magistrati che, pur non lavorando più in regione, sono stati in passato in servizio in Emilia-Romagna.
Da un anno, ricordano i firmatari, Zaki, ricercatore dell’Università di Bologna, “è in carcere senza sapere perché, e ci chiediamo se possiamo fare qualcosa”. E “come cittadini, prima ancora che come magistrati- chiosano- non possiamo permettere che tempi barbari trasformino anche noi in barbari senza più la capacità di indignarci, perché ‘chi salva una vita salva il mondo intero’, è scritto nella Bibbia, e il Corano dice ‘chi uccide un solo uomo innocente, uccide tutta l’umanità'”. Da qui la decisione di aderire alla proposta di conferire a Zaki la cittadinanza italiana.
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