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Morra (M5s) indagato per le frasi su Jole Santelli

Il reato contestato dalla Procura di Cosenza è quello di diffamazione aggravata e continuata

Pubblicato:11-02-2021 15:19
Ultimo aggiornamento:11-02-2021 15:34

nicola morra
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ROMA — Nicola Morra, senatore M5s e presidente della Commissione parlamentare Antimafia, è stato indagato dalla Procura di Cosenza per il reato di “diffamazione aggravata e continuata”. Lo apprende l’Agenzia DIRE. Il fascicolo su Morra era stato aperto dopo le frasi sulla presidente della Regione Calabria Jole Santelli lo scorso Novembre dopo poche settimana dalla morte della governatrice (“Era noto a tutti che la presidente della Calabria Santelli fosse una grave malata oncologica. Se però ai calabresi questo è piaciuto, è la democrazia, ognuno dev’essere responsabile delle proprie scelte”) . Subito dopo quelle frasi, le sorelle di Santelli, Paola e Roberta, parti offese, presentarono querela. Ora è scattato il capo di imputazione di cui dovrà rispondere il senatore del Movimento di Beppe Grillo.

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MORRA: “IO INDAGATO DOPO AVER DECISO AUDIZIONE PALAMARA

“Dopo due giorni dall’aver divulgato la notizia della prossima audizione del Dott. Palamara in Commissione Antimafia, apprendo da un’agenzia di essere indagato per diffamazione. Sarà un caso…”, dice Morra, a proposito della notizia data dalla Dire dell’indagine a suo carico per diffamazione, dopo le parole sull’ex presidente della Regione Calabria Jole Santelli. “Provvederò a segnalare la notiza per quelle che sono le regole del M5s ai probiviri e al garante, e se ho sbagliato dovrò rispondere dei miei errori. Se non ho sbagliato, come penso, tutto dovrà essere archiviato. Devo però correggere l’agenzia Dire – secondo la quale dovrei rispondere al capo d’imputazione di diffamazione – e cioè io dovrò rispondere qualora dovessi essere rinviato a giudizio, decisione che non è stata ancora presa”. “Mi sembra irrituale che quelle parole, oggetto di polemiche formidabili-prosegue Morra-, possano produrre un’inchiesta con ipotesi di diffamazione aggravata e continuata. Sarà la magistratura ad accertarlo, io continuo e cercherò di audire il dottor Palamara”.

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