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Covid, le terapie intensive continuano a svuotarsi. Solo tre regioni sopra la soglia critica

I dati dell'Agenas registrano un calo generalizzato dei ricoveri: solo Puglia, Lombardia e Toscana sono sopra il 30% delle terapie intensive occupate da pazienti Covid. Decaro: "Coprifuoco impossibile in estate"

Pubblicato:10-05-2021 13:02
Ultimo aggiornamento:10-05-2021 13:02
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Di Ugo Cataluddi e Francesco Demofonti

ROMA – In Italia buone notizie sul fronte delle terapie intensive. A livello nazionale continua infatti a scendere il numero di quelle occupate da pazienti Covid. Ora la percentuale è pari al 24%, 6 punti al di sotto della soglia critica del 30%. È quanto rileva l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), in merito ai dati relativi alla giornata del 9 maggio. Si torna, quindi, al valore di metà febbraio, prima dell’effetto della terza ondata della pandemia da coronavirus. Sono solo tre le regioni che superano tale soglia: Puglia al 33%, Lombardia e Toscana al 35%, mentre la Valle d’Aosta fa registrare il 30%. Due settimane fa le terapie intensive Covid erano al 30% e sette regioni superavano questo valore. È invece pari al 25% la percentuale dei posti letto occupati in terapia ordinaria, ben al di sotto della soglia del 40%. Per quanto riguarda le terapie non intensive, solo la Calabria supera la soglia e fa registrare un 42%.

DECARO: “BENE ZONA GIALLA, MA AI GIOVANI DICO CHE NON È LIBERI TUTTI”

“La campagna di vaccinazione sta mettendo in sicurezza i reparti di terapia intensiva e i reparti covid. Di qui la condizione di zona gialla per quasi tutta l’Italia. Non significa che dobbiamo abbassare la guardia”. Così il presidente dell’Associazione nazionale comuni italiani (Anci) e sindaco di Bari, Antonio Decaro, ai microfoni di Rainews24. “In queste settimane ci riconquistiamo un pezzo di libertà, ma dobbiamo continuare a fare molta attenzione perché non tutti sono vaccinati. Lo dico soprattutto ai giovani che rischiano di contagiarsi e contagiare i loro genitori che sono più a rischio. L’essere entrati in zona gialla non deve darci l’impressione di un ‘liberi tutti’. Non è così. Noi sindaci – sottolinea Decaro – stiamo cercando di accompagnare questa fase, inventandoci anche soluzioni come quella di offrire lo spazio destinato normalmente al parcheggio di un’auto, per sistemare una pedana per i tavolini anche a quei gestori di locali che di solito non hanno spazio esterno. Cerchiamo di dare a queste attività che più di tutte hanno sofferto le chiusure per contenere il contagio, delle soluzioni perché possano lavorare. Serve un patto tra tutti: un passo indietro di ognuno per far fare due passi avanti alla comunità”.


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“COPRIFUOCO IMPOSSIBILE IN ESTATE, SPERO VENGA ELIMINATO”

“Il coprifuoco alle 22 è incompatibile con le abitudini degli italiani. Spero si allenti un po’ progressivamente, fino a eliminarlo completamente“. È la posizione di Decaro sulle trattative in corso all’interno del governo per allentare o eliminare le restrizioni che non consentono di trovarsi fuori casa dalle 22 alle 5. “È chiaro che se si è mantenuto questo divieto alle 22 significa che i dati, che solo l’autorità sanitaria nazionale può interpretare, consigliavano in questo senso. Quest’estate sarebbe impossibile tenere il coprifuoco anche alle 24 – conclude il presidente Anci e sindaco di Bari – Immagino sarà ritardato progressivamente fino alla completa eliminazione”.

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