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Revocata licenza al ‘Moccia’ di Tor Bella Monaca: “Bar base di spaccio”

Il bar di via Giovanni Castano abitualmente utilizzato come base logistica e operativa per il traffico di stupefacenti

Pubblicato:10-03-2021 14:03
Ultimo aggiornamento:10-03-2021 14:03

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ROMA – A seguito degli esiti delle recenti riunioni del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica focalizzate sui fenomeni di criminalità correlati ai pubblici esercizi, è stata disposta la revoca della licenza di un’attività di somministrazione in zona Tor Bella Monaca. Si tratta del bar Moccia di via Giovanni Castano.

Dopo alcune indagini sviluppate dai Carabinieri di Frascati, che hanno accertato presso l’esercizio criticità per l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini, e dopo una sospensione dell’attività per una settimana disposta dal Questore di Roma, sono stati operati ulteriori controlli ed è stato rilevato che il bar in questione viene abitualmente utilizzato come base logistica e operativa per il traffico di stupefacenti e per la pianificazione del controllo del territorio da parte di sodalizi criminali che operano nel quartiere.

Il provvedimento interdittivo, pertanto, si è reso necessario per impedire che la prosecuzione dell’attività possa continuare a costituire un evidente pregiudizio per la collettività e per prevenire la commissione di ulteriori reati. “Continua la sinergia fra Istituzioni per realizzare incisive azioni sul territorio a tutela della legalità. Stiamo intervenendo con determinazione in tutte quelle situazioni critiche per contrastare ogni forma di criminalità. E lo facciamo impegnando energie e risorse per rilanciare le nostre periferie e restituire fiducia ai tanti cittadini onesti”, dichiarano il Prefetto Matteo Piantedosi e la Sindaca di Roma Virginia Raggi.


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IN CORSO LA REVOCA DELLA LICENZA AL BAR MOCCIA

A definire la revoca della licenza per il bar Moccia sarà ora il Municipio Roma VI.

Il locale in via Giovanni Castano aveva già subito una sospensione dell’attività per una settimana nel dicembre scorso. In quella occasione al termine delle indagini dei Carabinieri del Comando provinciale di Roma, era stata disposta la sospensione dell’attività per 7 giorni in base all’articolo 100 del ex Tulps, che prevede la sospensione della licenza di un’attività qualora il locale sia ritenuto abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose. Ora, secondo quanto si apprende, indagini ulteriori delle forze di Polizia hanno evidenziato nuove attività illecite nel locale. Per questo il Comitato Provincia Ordine e sicurezza pubblica, presieduto dal Prefetto di Roma Matteo Piantedosi, ha deciso di ricorrere a uno strumento normativo, finora poco utilizzato, che invece consente la revoca definitiva di una licenza commerciale per esigenze di pubblica sicurezza.

L’inizitiva, che secondo quanto si apprende non sarà l’ultima, si inquadra in una più ampia strategia del Comitato provinciale ordine e sicurezza pubblica tesa a presidiare e monitorare i luoghi ritenuti più a rischio per la sicurezza dei cittadini e l’ordine pubblico. In particolare nelle periferie romane, dove il Prefetto Piantedosi ha già avviato da alcune settimane le riunioni degli Osservatori territoriali, espressioni locali del Comitato Provinciale Ordine e sicurezza pubblica.

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