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Alluvione Emilia-Romagna, Figliuolo: “I risarcimenti saranno totali. Basta polemiche, schiaffo a chi lavora”

Il commissario per l'alluvione di maggio in Emilia-Romagna oggi ha fatto una visita in provincia di Bologna per fare il punto sulla ricostruzione. E si è tolto qualche sassolino dalle scarpe

Pubblicato:08-11-2023 16:15
Ultimo aggiornamento:10-11-2023 09:55
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ROMA – “Ribadisco che i risarcimenti, una volta asseverati dal Comune di turno e dalla struttura commissariale, saranno totali. Nei modi e nei tempi legati alle dinamiche finanziarie e quindi alle finanze che in quel momento ha il commissario. Ora il commissario ha 630 milioni di euro per famiglie e imprese, cui si aggiungeranno a brevissimo altri 700 milioni come credito d’imposta. Al momento non abbiamo stime esatte, man mano che ci arriveranno i dati con le domande delle pratiche concluse, attraverso la piattaforma Sfinge recentemente modificata dalla Regione, faremo delle proiezioni e verificheremo quanto saranno gli oneri risarciti. Come ha detto la presidente Meloni, saranno risarciti totalmente“. Lo conferma Francesco Paolo Figliuolo, commissario all’alluvione in Emilia-Romagna, facendo i calcoli sui fondi messi a disposizione finora nel territorio.

Abbiamo emanato finora 13 ordinanze, la 14esima è in registrazione alla Corte dei conti e riguarda i rimborsi e risarcimenti per le famiglie, per l’edilizia privata. Sento dire spesso ‘è tardi’, ma badiamo ai fatti”, tira dritto il generale. Che scandisce: “Abbiamo messo a terra 1.500 milioni, ne mancano pochi e arriveranno con le prossime ordinanze. Manca quella sul trattamento dei materiali legati ai rifiuti, sull’edilizia pubblica residenziale e altre attività. Nel biennio 2023-2024, con una coda di 25,5 milioni di euro nel 2025, abbiamo messo a terra quasi 1.500 milioni per le tre regioni coinvolte, ma il 95% va sull’Emilia-Romagna”.

FIGLIUOLO SULL’ARGINE A MEDICINA: “QUI TUTTO A POSTO, BENE”

Non solo Castenaso. Il commissario all’alluvione in Emilia-Romagna, Francesco Paolo Figliuolo, oggi ha allargato la sua visita nel bolognese anche ai dintorni di Medicina e Castel Guelfo, colpiti a maggio dal maltempo eccezionale (in misura comunque minore rispetto ad altri territori non solo in Romagna). Insieme ai suoi tecnici, ai volontari della Protezione civile, al sindaco di Medicina Matteo Montanari, alle forze dell’ordine e ai Vigili del fuoco, Figliuolo si è inoltrato in un sopralluogo sull’argine del torrente Gaiana, che il 3 maggio era esondato allagando case e campagne con decine di persone evacuate. Riferisce il commissario sul posto dopo la visita al Gaiana: “Gli argini sono stati messi a posto. Ho potuto visitare anche case e cascine che erano state allagate, devo dire che i residenti interessati, con molta dignità e molta calma, mi hanno rappresentato le loro problematiche, che troveranno risposta e conforto con le nostre ordinanze”. A questo proposito, rimarca il generale: “Un’ordinanza è già stata emessa, quella su rimborsi e risarcimenti alle attività produttive e agricole. L’altra ordinanza, al momento al vaglio della Corte dei Conti, è invece sugli edifici abitativi, per le famiglie. Ritengo che, tutti assieme, lavorando con gli enti locali, siamo sulla buona strada. Il sindaco di Medicina- aggiunge Figliuolo- mi ha detto che seguirà personalmente quelle famiglie che non hanno dimestichezza con l’informatica e questo mi rincuora, per l’inserimento delle domande in piattaforma”.


“BASTA POLEMICHE, SONO SCHIAFFO A CHI LAVORA”

“A volte si legge di tutto sui giornali e me dispiace, in particolare, che a portarle all’attenzione siano pubblici amministratori. I quali, probabilmente, hanno più voglia di fare polemica che di rimboccarsi le maniche”. Sono le parole del generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario all’alluvione di maggio in Emilia-Romagna, oggi in visita a Castenaso, nel bolognese, per fare il punto sulla ricostruzione. Figliuolo, senza citarli mai direttamente, si riferisce ad alcuni sindaci e in sala, in particolare, si pensa a quelli più colpiti dall’alluvione, tra i territori di Ravenna e Cesena, che qua e là non hanno mancato di criticare la struttura della ricostruzione in mano al Governo.

“Qualcuno è arrivato a dire- si toglie qualche sassolino il commissario, parlando nella sala del Consiglio comunale di Castenaso- che i danni vengono liquidati in 25 anni, ma si tratta del mutuo che fa lo Stato per poi ridare i soldi dove li prende. In realtà il credito d’imposta, una volta che la pratica è istruita e il Comune di turno l’ha approvata e il commissario procede ai decreti di erogazione, viene immediatamente dato dagli istituti di credito. Nell’ordinanza non lo avevamo ancora scritto, perché non lo sapevamo ancora, ma faremo un’integrazione. Anche in questo caso, qualcuno ha detto ‘il commissario nell’ordinanza dice che le imprese le rimborsa solo fino a 40.000 euro e le famiglie solo fino a 20.000’. Non è così. Quando si portano le finanze in registrazione alla Corte dei conti, bisogna avere un riferimento finanziario, un perimetro economico”.

Quindi, si rammarica il generale sugli amministratori pubblici un po’ critici: “Se queste cose le scrive uno qualunque a me sta bene, perché probabilmente non ha gli strumenti per capire l’ordinanza. Ma se lo dice qualcuno che è stato insieme a noi a costruire l’ordinanza, che è costata fatica, è costata sabati, domeniche e Ferragosto, con 60 persone al lavoro più tutte quelle che lavorano negli enti locali, a me sembra uno schiaffo a chi si impegna. E non lo accetto. Ve lo dico molto francamente”.

Entra poi nel merito Figliuolo: “Il rimborso per legge arriva a coprire la totalità del danno asseverato e dimostrato. Il Governo ha messo a terra 1,5 miliardi di euro, non è che posso chiedere decine di miliardi da tenere in un conto perché poi nel frattempo arrivano le domande. Non funziona così. In questo modo, faremmo un danno ai cittadini prima dell’Emilia-Romagna e poi quelli di tutta Italia, tenendo ferme risorse che potrebbero servire a tanto altro. Faremmo debito di Stato senza poi erogare nulla. Mi dite- si rivolge in sala a Castenaso Figliuolo, parlando ai sindaci e alla vicepresidente della Regione Irene Priolo- come si fa a erogare dal 15 novembre al 31 dicembre uno, due, tre o quattro miliardi? Non arriverebbero neanche le domande. Dei 290 milioni di euro di somma urgenza, ho erogato solo poco più di 60,5 milioni. Ma non perché il generale non li vuole erogare, bensì perché i Comuni devono fare il loro lavoro per chiedere i rimborsi. Il che è semplicissimo: devono procedere infatti al conto economico, o l’atto sostitutivo, per la somma urgenza. Certo, questo crea ulteriore lavoro- continua Figliuolo riferito ai Comuni- su altri lavori che già hanno. Li capisco. Il mio vuole essere un incoraggiamento, quindi: chiedete i rimborsi, che ve li diamo”.
Oppure, tornando alle polemiche, “qualcuno ha detto ‘cosa ci vuole a fare un modulo a Roma’? Un modulo a Roma sono 40 pagine di ordinanze e ogni parola va pesata– replica ancora il generale-. Le ordinanze inoltre girano tre o quattro ministeri, per chiedere pareri. Non è che ci inventiamo le cose. Si lavora insieme: la stessa Regione ha appena ultimato, in questi giorni, la metrica sulle modalità di erogazione delle donazioni. Insomma, ci vuole tempo”.

“IO COMMISSARIO IN TOSCANA? DECIDE IL GOVERNO”

Il generale Francesco Paolo Figliuolo sarà nominato commissario dell’alluvione toscana della settimana scorsa dopo quella che a inizio maggio ha colpito l’Emilia-Romagna (oltre alla stessa Toscana e alle Marche)? “Questo non lo so, io sono un servitore dello Stato. In questo momento già abbiamo dei Comuni della Toscana” in gestione, “ma non saprei, si tratta di una decisione del Governo. Noi siamo sul territorio e lavoriamo”, dice Figliuolo durante la visita a Castenaso.

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