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Ferrari, Binotto respinge le accuse: “La strategia non è un punto debole”

Il team principal della Rossa, intervistato da 'Motorsport.com': Ho una grande squadra e abbiamo preso le decisioni giuste, ma a volte siamo stati sfortunati"

Pubblicato:08-08-2022 13:28
Ultimo aggiornamento:08-08-2022 13:28

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(Crediti foto: Ferrari)

ROMA – “Credo che ci sia sempre un modo per migliorarsi, non puoi essere perfetto e non lo sarai mai. Non ho dubbi sulla necessità di fare sempre dei passi avanti, dobbiamo migliorarci sull’aerodinamica, sul telaio, sulla power unit, sulla strategia e tutti gli aspetti che si possono migliorare. Detto questo, credo di avere una grande squadra che si occupa della strategia e non credo sia un nostro punto debole. Gare come Monaco, Silverstone o Paul Ricard sono state giudicate problematiche su questo fronte, ma io non vedo il gruppo come un problema, perché credo che abbiamo anche preso decisioni giuste”. Mattia Binotto difende le scelte in pista della Ferrari.

In una intervista esclusiva a Motorsport.com, il team principal della Scuderia di Maranello torna a parlare di alcune decisioni – dai pit stop al tipo di gomma utilizzato – che tanto hanno fatto discutere durante la stagione e in cui le Rosse hanno di fatto perso punti rispetto alla Red Bull. “Non sono convinto che quello che abbiamo fatto fosse sbagliato, credo che abbiamo preso quelle che erano le decisioni giuste nel momento in cui sono state prese, e a volte si sono rivelate sfortunate, non sbagliate – aggiunge Binotto – E se guardiamo all’operato del nostro team di strategia, a volte hanno fatto anche grandi cose, migliori degli avversari. Ad esempio, in Austria avevamo la strategia giusta, al contrario dei nostri avversari, così come avevamo probabilmente la migliore strategia in Francia prima dell’errore di Charles. Al Paul Ricard abbiamo avuto il coraggio di portare due set di medie in gara, e per fare una scelta di questo tipo non devi essere solo bravo, ma anche coraggioso. Quindi, nel complesso, abbiamo una buona squadra e non credo che questo sia un punto debole. Potremmo ricominciare a discutere, ancora una volta, di Monaco, Silverstone e Paul Ricard: dal mio punto di vista credo siano state decisioni difficili, forse sfortunate, ma non sempre sbagliate. Quindi non credo che sia una nostra debolezza in questo momento”.


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Riguardo poi al resto della stagione, Binotto spiega che non ci sono troppi cambiamenti da fare: “Credo che dobbiamo semplicemente continuare il nostro percorso di continuo miglioramento, passo dopo passo, concentrandoci su ogni singola gara. Sono convinto che abbiamo il potenziale per vincere delle gare, e non significa che dobbiamo cambiare approccio, non c’è una bacchetta magica in Formula 1. Abbiamo dimostrato che possiamo fare un buon lavoro e a questi obiettivi ci si arriva passo dopo passo, facendo esperienza e crescendo”, dice a Motorsport.com.

E convivendo con la pressione. Perché all’inizio della stagione “il nostro obiettivo era tornare ad essere competitivi, ed essere tali per l’intera stagione. Abbiamo iniziato bene, e finora siamo rimasti competitivi grazie ad un buon lavoro di sviluppo della monoposto. La pressione… beh, se si è la Ferrari ci sarà sempre – osserva Binotto -, è qualcosa che non possiamo cambiare perché fa parte di ciò che questo marchio rappresenta in termini di storia, ed è ovvio che ci siano sempre grandi aspettative. Dobbiamo semplicemente convivere con la pressione, perché non scomparirà mai. E penso che anche questo aspetto faccia parte della capacità di una squadra, lasciare la pressione all’esterno e restare concentrati“.

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