Un diciassettenne bolognese al posto di Hamilton, la Mercedes valuta il testacoda

F1, mercato sempre aperto. Toto Wolff deve scegliere: il futuro di Andrea Kimji Antonelli, o l'esperienza di Alonso e Sainz?

ROMA – “Seguiremo un po’ di piloti nelle prime due o tre gare. Dopo Melbourne verrà fatta una prima valutazione. Vogliamo contare sull’esperienza e magari provare qualcosa di nuovo? Oppure vogliamo puntare sui giovani e quindi anche prenderci il rischio di allevare un debuttante?”. Toto Wolff ad un certo punto fa anche il nome, tanto è già sulla bocca di tutti: Andrea Kimji Antonelli, anni 17, da Bologna. Potrebbe essere lui l’uomo – ehm… l’adolescente – che nel 2025 guiderebbe la Mercedes al posto di Hamilton. Il passaggio epocale del pluri-campione del mondo in Ferrari ha innescato una girandola di mercato che rischia di alzare la temperatura della stagione anche al di là del risultato in pista.

In pole, per sostituire l’inglese in Mercedes, ci sono Carlos Sainz e Fernando Alonso. Ma Toto Wolff non ha problemi a parlarne francamente: “Abbiamo un pilota junior con cui volevo mantenere aperta questa opzione. Ciò non significa che l’anno prossimo metteremo in macchina il giovane Antonelli. Ha 17 anni e questo potrebbe accadere. È un po’ presto. Ma soprattutto pensando ai prossimi cinque o dieci anni, volevo avere questa opzione”. Secondo quanto si dice nel paddock, se Antonelli otterrà con costanza vittorie e podi nelle prime otto gare di F2, avrà il biglietto in tasca per la F1.

Antonelli ha ancora 17 anni e non potrà salire su una F1 fino al 25 agosto. E’ considerato il miglior pilota della sua generazione nel kart, dove ha vinto tutti i campionati a cui ha partecipato, e lo stesso nella F4, dove ha spazzato via la concorrenza come non si vedeva dai tempi di Max Verstappen. Da lì il salto direttamente in F2, debutterà questo fine settimana in Bahrein e tutti gli occhi sono puntati su di lui.

Il padre di Antonelli è proprietario di un team GT e il piccolo Andrea Kimi ha guidato su tutti i tipi di auto da competizione da quando aveva 4 anni. Nei test invernali è stato uno di quelli che ha fatto scalpore, superando molti veterani già al primo giorno, tra lo stupore di alcuni team leader. Uno di questi, appunto, è Wolff. Combattuto tra i due “vecchi leoni” spagnoli e un giovanissimo italiano di bellissime speranze.