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FOTO | VIDEO | 8 marzo, mimose rosso sangue: in Campidoglio la protesta delle ragazze

Con grido disperato e improvviso alcune giovani sono entrate nella sala della Protomoteca: "I fiori non ci bastano più, dalla morte di Giulia Cecchettin altri 18 femminicidi"

Pubblicato:08-03-2024 11:03
Ultimo aggiornamento:08-03-2024 12:11

protesta campidoglio
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ROMA – Mimose ‘rosso sangue’ in Campidoglio come atto di protesta. Alcune giovani hanno interrotto i lavori dell’evento ‘Sostenibilità, sostantivo femminile’, ospitato questa mattina nella sala della Protomoteca di Palazzo Senatorio a Roma, in occasione della Giornata internazionale della Donna. Un grido disperato e improvviso ha dato il via alla protesta, accompagnata da rametti di mimose tinte di rosso che hanno anche macchiato il pavimento della sala.

“Siamo qui- hanno spiegato all’agenzia Dire- perché l’8 marzo non ci basta più. Ci regalano mimose e si parla di parità di genere, donne e imprese quando noi siamo qui a urlare il nostro dolore. Avevamo detto mai più e invece dalla morte di Giulia Cecchettin ci sono stati 18 femminicidi. La nostra protesta di oggi- hanno aggiunto- nasce proprio per portare l’attenzione su questa tragedia, perché questo non è il modo per cambiare le cose”.

Tra gli altri erano presenti il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e l’assessora alle Politiche della Sicurezza, Attività Produttive e Pari Opportunità di Roma Capitale, Monica Lucarelli. I lavori del convegno sono poi ripresi, mentre l’assessora Lucarelli si è detta pronta a incontrare le ragazze rimaste sedute sul palco insieme ai relatori.


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