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Molestie alla Regione Veneto, Joe Formaggio chiede scusa a Milena Cecchetto ma respinge le accuse

Caso e polemica deflagrano proprio nel giorno della festa della donna. La Lega Veneto chiede un chiarimento

Pubblicato:08-03-2023 17:22
Ultimo aggiornamento:08-03-2023 17:38

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(Foto da Fb Michela Cecchetto-Joe Formaggio)

VENEZIA – La Lega non fa sconti sul caso delle molestie ai danni di una sua consigliera regionale in Veneto, Milena Cecchetto. Caso e polemica che deflagrano proprio nel giorno della festa della donna: ma la miccia è di ieri. Si era sparsa la voce durante i lavori del Consiglio regionale e in serata è venuto fuori che Joe Formaggio, eletto di Fratelli d’Italia, avrebbe palpeggiato platealmente la collega della Lega, vicentina come lui. Che ha deciso non lasciar correre: “Quello che è successo oggi è però inqualificabile ed inaccettabile”, ha detto Cecchetto.

Formaggio oggi si è scusato con la collega per quanto accaduto, ma ha respinto le accuse. “Mi scuso con Milena Cecchetto se c’è stata qualche incomprensione verbale o gesto male interpretato, e respingo categoricamente ogni accusa di molestia fisica riportata dalla stampa. Spero di incontrare al più presto l’amica Cecchetto in modo da sgonfiare definitivamente questa assurda vicenda”, ha dichiarato il consigliere regionale di Fratelli d’Italia. “Voglio ricordare che collaboriamo assieme da più di 14 anni facendo politica, prima da sindaci e ora da consiglieri regionali, sempre con il massimo rispetto e la stima reciproca. Sono sicuro che questa incomprensione non andrà ad intaccare il nostro rapporto di collaborazione e fraterna amicizia”, conclude Formaggio. 


LA LEGA VENETO: “COMPORTAMENTO DI FORMAGGIO INTOLLERABILE, SI FACCIA CHIAREZZA”

La Lega intanto fa quadrato, chiedendo un chiarimento che ponga fine alle ombre e al caso: “A nome di tutti i consiglieri regionali dell’Intergruppo Lega-Liga veneta, desidero esprimere tutta la nostra solidarietà e il nostro massimo sostegno alla collega Milena Cecchetto. Quanto accaduto ieri non può essere tollerato. Nessuno, men che meno un altro collega, rappresentante delle Istituzioni, può permettersi di mancare di rispetto ad una collega. Tanto più donna, tanto più nel giorno dedicato alle donne, una data importante come quella dell’8 Marzo”, tuona il capogruppo Alberto Villanova.

“L’Italia di oggi è un Paese moderno, nel quale le donne rappresentano un pilastro per la nostra società, un Paese dove le donne hanno ruoli di primo piano, anche in politica, e che si sono guadagnate con merito e rispetto. Mi auguro che venga chiarita, con sincerità ed onestà, tutta questa vicenda, riportando con correttezza i fatti: per rispetto verso la nostra collega Milena Cecchetto e per l’onorabilità dell’Istituzione, quale la Regione del Veneto, che abbiamo l’onore di rappresentare”, ammonisce ancora Villanova.

“Piena solidarietà a Milena Cecchetto”, anche da parte dalle colleghe consigliere del gruppo Lega-Liga Veneta. “Le donne vanno rispettate sempre, in tutte le loro funzioni. La Festa della donna si celebra rispettando il lavoro e la dignità di ogni donna. Soprattutto nei gesti”, affermano in una nota.amo l’onore di rappresentare”, ammonisce ancora Villanova.

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO VENETO DURO SULLE MOLESTIE A CECCHETTO

“Al di là di ogni altra considerazione, resta il grave fatto di una consigliera regionale che si è sentita offesa e molestata, vittima, al pari di troppe donne, di comportamenti inammissibili che violano ogni norma etica, le regole della civile convivenza e del reciproco rispetto che sono alla base della nostra comunità”. Così quest’oggi il presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti che sul caso delle molestie sessuali di cui sarebbe stata vittima la consigliera leghista Milena Cecchetto per mano di Joe Formaggio (Fdi) ha convocato l’Ufficio di presidenza “che esaminerà la vicenda”. Intanto, “a titolo personale, esprimo la mia vicinanza e solidarietà alla collega Cecchetto e a tutte le donne vittime di una perversa cultura anacronistica, che può esprimersi anche in atteggiamenti o attenzioni non richieste, solo in apparenza innocue, ma purtroppo ugualmente violente per chi le subisce”, conclude Ciambetti. 

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