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I No Tav sfidano Salvini: “Territorio ostile, faccia partire l’allargamento del cantiere…”

"Di questa sceneggiata- scrivono i No Tav- ne avremo fatto volentieri a meno, lo abbiamo dichiarato giorni fa, poiché l’esito era scontato"

Pubblicato:07-08-2019 15:41
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:36
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ROMA – “Continuiamo da noi. Da un cantiere di fatto fermo da oltre 400 giorni grazie alla nostra opera costante di presidio ed iniziativa, da dei lavori di allargamento che sfidiamo Salvini a far partire, così da poter toccare con mano cosa significa cantierizzare un territorio ostile”. Questa è la sfida che, in un comunicato su facebook, i No Tav lanciano al ministro Salvini dopo la discussione, questa mattina in Senato, delle mozioni sulla Tav.

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“Di questa sceneggiata- scrivono i No Tav- ne avremo fatto volentieri a meno, lo abbiamo dichiarato giorni fa, poiché l’esito era scontato e non ci interessa francamente spenderci troppo parole. Giochi di palazzo e poltrone, equilibrismi e fanatismi li lasciamo volentieri ad altri. La storia, lo sappiamo, relegherà ognuno al posto che merita”.


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“Questo teatrino costruito sulla nostra pelle- aggiungono- si svolge mentre decine di fogli di via vengono notificati ancora in questi minuti da carabinieri e polizia a tanti della valle che quotidianamente si spendono nelle iniziative di contrasto all’opera devastatrice”.
Ma, concludono i No Tav, “la nostra storia, sui sentieri e nelle piazze, nei presidi e nelle assemblee, nei mercati e tra la gente la scriviamo noi. Ci vediamo nella valle che Resiste!”

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