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Alluvione, Meloni: “Obiettivo indennizzi al 100%, Musumeci coordinerà il tavolo permanente”

Oggi a palazzo Chigi l'incontro tra il governo e i rappresentanti istituzionali dei territori colpiti dalle alluvioni

Pubblicato:07-06-2023 13:11
Ultimo aggiornamento:13-06-2023 11:19

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ROMA – “Questo è un tavolo operativo che serve per stabilire gli interventi necessari per fronteggiare i danni, per discutere su cosa fare e su come agire al meglio. Sarà un tavolo permanete che, in attesa della definizione della struttura commissariale, sarà coordinato all’interno del governo dal ministro Musumeci”. Lo dice la presidente del Consiglio Giorgio Meloni, secondo quanto si apprende, durante l’incontro in corso a palazzo Chigi tra il governo e i rappresentanti istituzionali dei territori colpiti dalle alluvioni. L’esecutivo è rappresentato dalla presidente, Giorgia Meloni, dai vice Antonio Tajani e Matteo Salvini, e dai ministri Bernini, Calderone, Calderoli, Casellati, Musumeci, Piantedosi, Santanchè, Schillaci e Valditara. Al tavolo i presidenti delle Regioni Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, Toscana, Eugenio Giani, e Marche, Francesco Acquaroli, delle Province di Forlì-Cesena, Enzo Lattuca (sindaco di Cesena), di Ravenna, Michele de Pascale (sindaco del capoluogo), di Rimini, Jamil Sadegholvaad (sindaco del capoluogo), di Modena, Fabio Braglia, di Pesaro-Urbino, Giuseppe Paolini, di Reggio Emilia, Giorgio Zanni, i sindaci di Bologna, Matteo Lepore, di Forlì, Gian Luca Zattini e di Firenze, Dario Nardella.

“Credo che questo momento di confronto sia molto importante, dico subito che non considero questo contesto occasionale, intendo rendere questo tavolo permanente– prosegue la premier-, finché sarà necessario. Sappiamo tutti che abbiamo a che fare con un evento particolarmente complesso, non che le regioni coinvolte non siano già state teatro di altre situazioni emergenziali. In questo caso specifico ci rendiamo conto che l’evento è non solo particolarmente vasto per l’estensione ma particolarmente vasto nei fenomeni che produce, e quindi ha bisogno di molti piani di intervento diversi fra loro”.

MELONI: OBIETTIVO E’ INDENNIZZI AL 100%

“Più si sarà capaci di distinguere quello che è il frutto dell’evento alluvionale dai problemi che erano preesistenti, più si avranno risorse per avvicinarsi a indennizzi che siano il più possibile alti con obiettivo 100%. Però siccome le risorse, e lo sappiamo tutti, non sono infinite, anzi, tutti siamo chiamati a un lavoro di grande accuratezza e responsabilità”, prosegue la premier.


 MELONI: SERVONO VERE E PROPRIE BONIFICHE

“Dovremo far ricorso a delle vere e proprie bonifiche, i terreni sono completamente ricoperti di fango, chiaramente questo sta anche asfissiando le colture”, spiega Meloni.

 MELONI: SERI E PRECISI PER INDIVIDUARE TERRITORI COLPITI

“Credo che questo appuntamento possa servire per un lavoro di miglioramento, di affinamento del decreto legge del governo che ha voluto dare il segnale di uno sforzo importante. Un decreto stilato in 72 ore e quindi sicuramente nella sua conversione parlamentare può essere oggetto di miglioramento e affinamento. Su questo ovviamente attendo il vostro contributo: penso ad esempio alle zone e ai comuni che potrebbero essere state escluse in prima battuta sulla base delle indicazioni che arrivavano dai territori perché anche i territori non avevano contezza di quanto avvenuto. Su questo si può lavorare in sede di conversione del decreto: chiaramente il lavoro deve essere un lavoro certosino, e questa serietà io la chiedo a me stessa per chiederla a tutti, perché più noi siamo precisi più facciamo interventi giusti, più siamo precisi nella ricognizione dei territori per dare a chi ha bisogno e non disperdere quelle risorse, più quelle risorse andranno dove devono andare”.

LA LEGA EMILIA-ROMAGNA VUOLE UN’INDAGINE REGIONALE: CI SONO STATE MANCANZE

Intanto la Lega emiliano-romagnola ha formalmente richiesto l’istituzione di una commissione d’inchiesta per fare luce sulle eventuali responsabilità nell’alluvione che ha sconvolto la regionale e si è rivolta a tutti i gruppi in Regione, di centrodestra e centrosinistra, perché approvino l’istituzione dell’organismo. “Presumiamo che ci possano essere mancanze nella gestione del dissesto“, mette in chiaro il capogruppo leghista Matteo Rancan presentando la richiesta alla stampa. La commissione d’inchiesta “ci permetterà di ascoltare esperti e amministratori del territorio non solo sulla Romagna ma su tutto il territorio regionale. Questo ci consentirà di individuare gli eventuali sbagli fatti. Una operazione di trasparenza che dobbiamo a tutti i cittadini”.

Rancan poi avverte: “Se qualcuno pensa di bocciare questa commissione di inchiesta sbaglia, votiamola tutti per essere trasparenti e chiari nei confronti dei cittadini”. L’atto ha il sostegno di tutto il gruppo leghista in viale Aldo Moro. “E’ sotto gli occhi di tuttI che qualcosa non ha funzionato in termini di prevenzione e protezione”, sottolinea Emiliano Occhi mentre Michele Facci, altro consigliere della Lega, sottolinea che la verifica della commissione sarà “anche sullo stato di attuazione della normativa europea per scongiurare le alluvioni, recepita da un decreto legislativo”.

Del resto se Modena questo maggio “ha tenuto è perché sono state fatte le opere e la dovuta manutenzione- come rileva Simone Pelloni- è nostro dovere verificare cosa è stato fatto e cosa no anche nelle altre province”. Anche Marco Panieri, sindaco di Imola, assicura Daniele Marchetti, “ha detto che probabilmente ci sono responsabilità, non dei Comuni, che andranno accertate”. Per il faentino Andrea Liverani “ci sono fiumi dove gli argini non vengono puliti da più di 50 anni e la Regione non ha mosso in dito. Bisogna prendere provvedimenti”.

“Indispensabile” e’ la commissione anche per Matteo Montevecchi. “La colpa- aggiunge- non è solo la tanta pioggia ma la mancanza di prevenzione”. Intanto, Massimiliano Pompignoli, insieme al parlamentare Jacopo Morrone, prende di mira il presidente Stefano Bonaccini e i dem in Regione, dopo l’anticipo di otto milioni annunciato ieri dall’assessore al Bilancio Paolo Calvano. “L’ordine di scuderia del Pd- secondo i due esponenti del Carroccio in Romagna- è quello di sviare l’attenzione dalle responsabilità della Regione Emilia-Romagna sulla mancata tutela del sistema idrico e idrogeologico romagnolo e di intestarsi i primi aiuti rivolti alla popolazione con l’unico obiettivo di ‘santificare’ Stefano Bonaccini come la sola figura in grado di ricoprire il ruolo di commissario alla ricostruzione”.

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