NAPOLI – “Da un’indagine del ministero della Salute e’ certificato che su 50 donne morte di parto in Italia circa 11, mediamente, avvengono in Campania”. Cosi’ Giuseppe Spadaro, segretario generale Cgil Campania, questa mattina a Napoli a margine della conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa #LiberoAccesso.
L’indagine del sindacato, che rientra nell’ambito del programma per la festivita’ dell’8 marzo, e’ volta a valutare il funzionamento dei consultori in Campania
Quella delle morti per parto, spiega il segretario, “e’ un dato impressionante. Una spia, insieme a quello della medicina territoriale, della situazione della sanita’ in Campania”. Un settore dove “non si e’ riusciti a fare la medicina territoriale e dove, dopo anni di commissariamento, mancano 16mila operatori. Nella sanita’ se non c’e’ personale in grado di far funzionare il servizio tutto il resto e niente”.
Il riferimento e’ alle strutture nuove che vengono inaugurate, come l’Ospedale del Mare, ma che mancano poi degli addetti a farle funzionare
Stessa cosa, aggiunge Spadaro, avviene nei “consultori dove mancano psicologi e ginecologi” senza contare che su questi ultimi, “si abbatte anche la scure degli obiettori”. Questi, conclude il segretario, sono tutti “problemi che non sono stati risolti all’inizio della progettazione” e alla fine, a farne le spese “sono le fasce piu’ deboli della popolazione”.

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