NEWS:

Bologna città 30, Felicori: “È mancata la partecipazione, dibattito chiuso troppo in fretta”

Brutto colpo per la Bologna città 30 lanciata dal sindaco Lepore. L'ex dirigente storico del Comune di Bologna dice: "C'è stata poca partecipazione, discorso chiuso in modo sbrigativo". E intanto Forza Italia lancia la raccolta firme

Pubblicato:06-11-2023 16:27
Ultimo aggiornamento:06-11-2023 16:27
Autore:

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

BOLOGNA – “Sì, è mancata la partecipazione“. Parola di Mauro Felicori, storico dirigente del Comune di Bologna oggi assessore regionale alla Cultura, che contesta alla giunta Lepore di non aver ‘sondato’ sufficientemente la città sull’introduzione del limite a 30 all’ora in gran parte delle strade cittadine nel nome della sicurezza stradale e della mobilità dolce. Nel giorno in cui Forza Italia presenta il ricorso alla presidenza della Repubblica contro il provvedimento Felicori assicura di preferire sempre le “vie politiche”.
Ma, aggiunge a margine di una conferenza stampa, “penso che il dibattito sulla città 30 sia stato chiuso troppo velocemente“.

LEGGI ANCHE: Bologna è città 30, il sindaco Lepore: “Salva vite, sono pronto a perdere le elezioni per questo”

“NON PUOI TRATTARE UNA COSA EPOCALE IN MODO SBRIGATIVO”

“Non si può dire che una cosa è epocale e poi trattarla in modo sbrigativo. Se una cosa è epocale non dico di prendersi un’epoca per attuarla, perché questa sarebbe cattiva amministrazione, ma ascoltare tutti i pareri, consultare di più“. In ogni caso, conclude poi Felicori, “nessuno deve fare ostruzione, perché è giusto che una amministrazione assuma le decisioni però ascoltare, verificare, capire questo sì”.


LEGGI ANCHE: Forza Italia prova a bloccare Bologna città 30, appello al Quirinale: “Avvocato gratis a chi prende multe”
LEGGI ANCHE: Bologna città 30? “Allora gli studenti entrino a scuola prima e gli uffici comunali chiudano dopo”

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it