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BOLOGNA – “Sì, è mancata la partecipazione“. Parola di Mauro Felicori, storico dirigente del Comune di Bologna oggi assessore regionale alla Cultura, che contesta alla giunta Lepore di non aver ‘sondato’ sufficientemente la città sull’introduzione del limite a 30 all’ora in gran parte delle strade cittadine nel nome della sicurezza stradale e della mobilità dolce. Nel giorno in cui Forza Italia presenta il ricorso alla presidenza della Repubblica contro il provvedimento Felicori assicura di preferire sempre le “vie politiche”.
Ma, aggiunge a margine di una conferenza stampa, “penso che il dibattito sulla città 30 sia stato chiuso troppo velocemente“.
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“Non si può dire che una cosa è epocale e poi trattarla in modo sbrigativo. Se una cosa è epocale non dico di prendersi un’epoca per attuarla, perché questa sarebbe cattiva amministrazione, ma ascoltare tutti i pareri, consultare di più“. In ogni caso, conclude poi Felicori, “nessuno deve fare ostruzione, perché è giusto che una amministrazione assuma le decisioni però ascoltare, verificare, capire questo sì”.
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