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VIDEO | Campagna 070: la Cooperazione non è lusso, ma investimento anche per l’Italia (e i giovani)

Le associazioni rilanciano l'appello al governo di stanziare lo 0,70% del Rnl entro il 2030. La portavoce Borsotto: "Siamo fermi allo 0,32%"

Pubblicato:05-12-2023 18:27
Ultimo aggiornamento:05-12-2023 18:33
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Foto: Locandina della Campagna 070

ROMA – “La cooperazione allo sviluppo non è lusso ma investimento. Lavorare per lo sviluppo di Paesi terzi è lavorare al nostro: la pandemia ha invertito dei trend positivi e anche in Italia aumentano le persone che soffrono la fame“. Ne è convinta Ivana Borsotto, portavoce della Campagna 070, giunta al
secondo anno e rilanciata stamani a Roma al Convegno ‘Le prospettive della cooperazione italiana nelle sfide internazionali’. La Campagna 070 è stata attivata da Focsiv, Cini, Link2007 insieme al Forum Terzo settore, Asvis, Caritas italiana e Missio, per chiedere all’Italia di investire lo 0,70% del Reddito nazionale lordo (Rnl) nell’Aiuto pubblico allo sviluppo (Aps) entro il 2030.

Al 2022, come informano le associazioni citando dati Ocse/Dac, l’Italia ha investito nell’Aps meno della metà di quanto chiesto dal settore: lo 0,32% del Rnl. Le prospettiva per il budget 2024 sono incoraggianti ma in realtà, avvertono le reti, le cifre sono gonfiate da voci di spesa che poco hanno a che fare con lo sviluppo, come i 452,7 milioni di euro destinati a progetti infrastrutturali in Libia. Inoltre, la maggior parte delle risorse sono attribuite al ministero dell’Economia (2,7 miliardi), a cui segue l’Interno (1,5 miliardi) e solo al terzo posto gli Esteri (1,2 miliardi), che rispetto al 2023 ha anche perso 62,5 milioni.


Borsotto sottolinea: “Abbiamo proposto al governo un emendamento per il 2024 non gravoso sul bilancio, che aumenti i fondi all’Aps in modo graduale fino allo 0,70% entro il 2030 e siamo fiduciosi che le istituzioni ci ascolteranno”. La portavoce evidenzia: “Non andrebbe dimenticato che la nostra attività non è separata dalla politica estera”.

L’APPELLO DEGLI UNDER 30: “NOI CI CREDIAMO, MA TANTI NON VEDONO IL FUTURO”

Per sensibilizzare la cittadinanza sulla Campagna 070, Focsiv ha lanciato il progetto ‘Generazione Cooperazione – Mettiamola in agenda’, che coinvolge 11 regioni italiane per valorizzare le azioni sul territorio in rete con realtà locali, con lo scopo ultimo di rilanciare la cultura della solidarietà e
informare sulla Campagna 070. Uno dei suoi membri, Emanuele Rippa, laureando in Sviluppo sostenibile, cooperazione e gestione dei conflitti all’Università di Firenze, dichiara: “Noi under 30 chiediamo alle istituzioni di investire di più nella cooperazione allo sviluppo, per ridare fiducia alle nuove generazioni, e così ricordare che accogliere i migranti, portare cibo, salute e scuola, salvare l’ambiente e allentare i conflitti sono obiettivi possibili. Che cambiare il mondo è possibile. Chiediamo anche che a noi giovani sia dato più spazio in politica”.

L’attivista avverte: “La nostra generazione tra i 20 e i 30 anni si affaccia su un mondo terribile. Internet ci porta nelle guerre, vediamo in diretta i bambini uccisi in Palestina o quelli sfruttati nelle miniere di coltan in Congo. Soffriamo di eco-ansia“. Ciò produce, secondo Rippa, pessimismo e immobilismo: “Siamo una generazione”, avverte l’attivista, “che non crede sia possibile cambiare il futuro. Questo deve mettervi in allarme”. Ma non tutto è perduto, sottolinea Rippa: “La cooperazione può fare tanto, soprattutto quella decentrata che agisce sui territori, perché porta le persone a riattivarsi e a vedere
risultati concreti, e niente più di questo restituisce fiducia e speranza”.


SCALFAROTTO (ITALIA VIVA): “0,70% ALLO SVILUPPO AIUTA L’ITALIA

“Che il nostro primo ministro non conosca il presidente dell’Unione Africana, come la cronaca ha
dimostrato,
è molto grave. Eppure al tema dei migranti che coinvolge tanto l’Africa, così centrale nella propaganda, si risponde per decreti, mentre non vengono concessi modi legali per permettere alle persone di venire. Questo sebbene ci manchino lavoratori e viviamo l’inverno demografico“. Lo ha detto Ivan Scalfarotto, deputato di Italia Viva, intervenendo al convegno. Scalfarotto ha ricordato: “Oltre a essere inumano, impedire ai migranti di venire o restare è irrazionale e ideologico”.

Questo a fronte del fatto, secondo il deputato, che “sul piano internazionale pesiamo sempre meno, mentre in Ue si dibatte il nuovo Patto di stabilità”. Scalfarotto ha aggiunto: “Per questo sostengo la Campagna 070: l’Italia si fonda tanto sul commercio quanto sulla cooperazione”. Il secondo ambito resta negletto e questo per il deputato “è un grave errore politico e per la crescita del nostro Paese“.

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