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New Space Economy, un mercato da un trilione di dollari

L’economia legata allo Spazio rappresenta una delle più promettenti dei prossimi decenni

Pubblicato:05-12-2022 15:33
Ultimo aggiornamento:05-12-2022 15:33

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ROMA – Lo Spazio come un grande laboratorio scientifico per scoprire i segreti dell’Universo, ma anche come nuova frontiera del turismo e del business. Sono solo alcuni degli ambiziosi obiettivi della New Space Economy, l’economia legata allo Spazio che rappresenta una delle più promettenti traiettorie di sviluppo dell’economia mondiale dei prossimi decenni. Secondo le stime di Morgan Stanley il mercato può crescere dagli attuali 447 miliardi di dollari fino a 1.700 miliardi di dollari entro il 2040.

Una buona notizia per il nostro Paese che è uno dei protagonisti del mercato sin dagli anni Sessanta, periodo in cui è nata la Space Economy. Come ha ricordato anche il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana Giorgio Saccoccia intervistato dalla Dire durante la IV° edizione del New Space Economy European Expoforum alla Fiera di Roma dall’1 al 3 dicembre.

L’appuntamento annuale ideato e organizzato da Fiera Roma e Fondazione E. Amaldi, con il patrocinio dell’Agenzia Spaziale Italiana, del Ministero della Difesa, di ENAC, del CNEL, di ICE/ITA e dell’International Astronautical Federation (IAF), di INGV, di Università Tor Vergata, il supporto dell’Agenzia Spaziale Europea e con la collaborazione di Regione Lazio, Camera di Commercio di Roma, Lazio Innova e della rete Enterprise Europe Network.


Una IV° edizione dell’Expoforum che ha visto circa 4 mila visitatori, oltre 100 aziende partecipanti e ospiti internazionali da 24 Paesi. Incontri, dibattiti e tavole rotonde da cui è emerso come la ricerca nel settore spaziale possa avere un effetto dirompente, e spesso risolutivo, anche nel quotidiano sulla Terra. Soprattutto dal punto di vista della salvaguardia e gestione ottimale delle risorse, tema affrontato e declinato sotto molteplici punti di vista.

Un’occasione utile quindi per mettere in rete grandi attori industriali, piccole e medie imprese innovative, ma anche start-up, centri di ricerca, università, agenzie spaziali, istituzioni e organizzazioni internazionali. Focus di questa quarta edizione dell’Expoforum: la sostenibilità, declinata nei diversi settori spaziali, dall’esplorazione al clima, dal monitoraggio del territorio alle innovazioni tecnologiche. In linea con la filosofia dello Spazio, dove è essenziale risparmiare peso, energia, risorse, in ambienti ostili e lontani.
Vista l’importanza delle informazioni che ci arrivano dall’Osservazione della Terra durante la tre giorni è emersa con forza la necessità che questa enorme mole di dati venga messa a disposizione della società civile in forma di prodotti usufruibili, un processo non certo immediato in cui l’utilizzo dell’intelligenza artificiale sarà un fattore chiave.

Tra i tanti ospiti della Fiera gli astronauti Roberto Vittori e Paolo Nespoli che ha presentato al pubblico il suo libro ‘L’unico giorno giusto per arrendersi’. Nel corso dell’Expoforum si è tenuta la cerimonia finale di premiazione dell’edizione italiana 2022 dei Copernicus Masters. L’ASI ha premiato i vincitori italiani, Stefano Bagli, Paolo Mazzoli e Attilio Castellarin che hanno proposto SAFERPLACES, progetto che mira allo sviluppo di una piattaforma globale, rivoluzionaria basata su cloud e digital twin in grado di supportare più utenti nella valutazione del rischio di alluvione per le città di tutto il mondo e nel prendere decisioni intelligenti basate sui dati. Si sono tenute inoltre le premiazioni di due importanti iniziative promosse dalla Fondazione E. Amaldi, la Student Challenge e la Pitch Competition, dedicata a startup con progetti e idee innovative in SpaceTech e Space Applications.

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