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Letta: “Non c’è spazio per altri governi con le destre”

Il leader del Pd chiude alla possibilità di un nuovo governo di larghe intese: "La maggioranza che ha sostenuto il governo Draghi è stata un'esperienza irripetibile"

Pubblicato:05-09-2022 19:45
Ultimo aggiornamento:06-09-2022 11:51

LETTA
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ROMA – Secondo il segretario nazionale del Pd, Enrico Letta, non c’è possibilità di un nuovo governo di larghe intese. “No, la maggioranza che ha sostenuto il governo Draghi è stata un’esperienza irripetibile – ha detto Letta in una intervista al ‘Giornale di Sicilia’ -. È nata da circostanze straordinarie, con degli obiettivi ben precisi, a partire dal completamento del piano vaccinale e dalla stesura del Pnrr. Avremmo voluto che quell’esperienza continuasse, per portare avanti riforme e investimenti e per affrontare al meglio il caro bollette e le conseguenze della guerra in Ucraina. Ma dopo Draghi – ha aggiunto – non c’è spazio per governi con le destre”.

LETTA: “PUTIN AMICO DI BERLUSCONI CI RICATTA”

“Voglio ricordare a Berlusconi che il suo amico Putin questa mattina dal Cremlino ha spiegato che quello del gas è esattamente il ricatto che loro mettono. Loro dicono: ‘o togliete le sanzioni oppure smettiamo di darvi il gas’. È evidente che questo tipo di ricatto per noi è intollerabile. In questo senso le ambiguità della destra di Salvini e Berlusconi sulla Russia di Putin sono intollerabili”, dichiara Letta a Catania, dove ha partecipato a una iniziativa a sostegno della candidata presidente della Regione Siciliana Caterina Chinnici. “È per colpa di queste ambiguità che oggi la situazione energetica è così grave”, ha aggiunto Letta.

LETTA: “CARO-BOLLETTE INSOPPORTABILE, RADDOPPIARE CREDITO IMPOSTA

“Questa campagna elettorale deve dare risposte subito ai cittadini e la prima è quella principale sulle bollette energetiche. Il caro-bollette è diventato insopportabile per imprese e famiglie. Ci aspettiamo che, a livello europeo nella riunione di venerdì, venga trovata una soluzione definitiva con il tetto alle bollette e al prezzo del gas”, ha spiegato Letta.


“Ci aspettiamo che il governo, come noi abbiamo proposto, raddoppi il credito di imposta per le imprese energivore e non, in modo tale che queste possano pagare le bollette che arrivate in queste settimane e che si introduca la bolletta luce sociale per le famiglie con l’Isee più basso – ha proseguito -. Se queste iniziative verranno prese, e accanto a queste il tetto al prezzo dell’elettricità, allora il nostro Paese e l’Europa possono farcela, altrimenti vorrà dire che Putin avrà vinto”.

LETTA: “I MINISTRI LEGHISTI BLOCCANO I FONDI PER IL MEZZOGIORNO”

“Quella di oggi è una giornata molto importante perché noi chiediamo al governo, e in particolare ai ministri leghisti, di non bloccare l’assegnazione del fondo ‘Coesione e sviluppo’, cioè i fondi strutturali, per i prossimi sei anni. Questi fondi avrebbero dovuto essere ripartiti già nelle settimane scorse”, ha proseguito il segretario dem.

“La caduta del governo ha bloccato questo riparto – ha osservato Letta -. Chiediamo all’esecutivo di fare questa ripartizione. Per la Sicilia questi fondi europei valgono sei miliardi di euro per i prossimi sei anni. Il fatto che i ministri stiano bloccando l’assegnazione di questi fondi, non solo per la Sicilia ma anche per altre regioni del Mezzogiorno, è uno scandalo intollerabile. La Lega sta facendo campagna elettorale contro il Sud e questa ne è la dimostrazione”.

LETTA: “CHINNICI CANDIDATA MIGLIORE PER LE REGIONALI IN SICILIA, STIAMO CRESCENDO”

“Sono particolarmente felice di essere qui in Sicilia accanto a Caterina Chinnici perché lei è di gran lunga la migliore candidata per il futuro dell’Isola”, ha dichiarato ancora Letta a Catania.
Secondo il segretario dem, Chinnici “è la candidata che con più dignità e forza rappresenta il meglio della Sicilia. Sono convinto – ha aggiunto – che le prossime tre settimane di campagna elettorale saranno in crescita e ci consentiranno di arrivare a una vittoria in Sicilia che sarebbe la migliore notizia per i siciliani che vengono da anni di governo in cui le divisioni sono state tali che il centrodestra arriva indebolito”.

LETTA: “CALENDA APRE A MELONI? TERZO POLO GUARDA A DESTRA”

“Mi sembra che dalle parole di Calenda si sia chiarito che il terzo polo guarda a destra: chi vuole battere quel fronte ha un solo voto utile, quello per il centrosinistra. Tutti gli altri voti alla fine, in un modo o nell’altro, aiutano la destra”, dichiara il segretario del Pd Enrico Letta, a Palermo, rispondendo a una domanda dei cronisti che gli chiedevano un commento sull’apertura di Carlo Calenda a Giorgia Meloni.

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