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Calenda insiste: “Serve un governo di larghe intese, anche con Meloni”

Calenda insiste sulla necessità di un governo di larga coalizione: "Draghi è il più bravo di tutti, se non vince nessuno deve restare a Palazzo Chigi"

Pubblicato:05-09-2022 14:04
Ultimo aggiornamento:05-09-2022 19:18

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ROMA – “L’alleanza con Pd non la farò: l’avrei fatta prima. Un governo di larga coalizione, questo voglio fare. Serve un Governo di Alleanza comune, mi auguro anche con la Meloni. L’alleanza con il Pd l’ho spaccata per Fratoianni e Bonelli: impossibile governare con loro“, ha detto Calenda stamattina a Non stop News su Rtl 102.5. Più tardi, a L’Aria che tira su La7, ribadisce: “Le larghe intese sono la soluzione più sicura per il Paese. Mi piacerebbe molto fare il primo ministro ma serve l’umiltà di dire che ora c’è uno più bravo di tutti”, dice Calenda riferendosi a Mario Draghi.

“SE NON VINCE NESSUNO DRAGHI VA TENUTO ANCORA A CHIGI”

“Se non vince nessuno e il terzo polo prende abbastanza voti da bloccare la destra al Senato, l’unica alternativa è avere una coalizione che tenga Draghi ancora a Palazzo Chigi”, dice Calenda a L’Aria che tira su La7.

“CON MELONI DOVEVAMO VEDERCI OGGI MA NON HO SEGNALI”

“Le sanzioni non sono sul gas, ma finanziarie sulla base di un’invasione della Russia sull’Ucraina. In secondo luogo devi spiegare come: l’Ue si sta muovendo adeguatamente? No. Dovrebbe fare di più. Sto chiedendo stop campagna elettorale per parlare e fare qualcosa per le bollette. Al momento hanno dato tutti risposta tranne Enrico Letta, la Meloni ha detto vediamoci oggi 5 settembre. Ci vedremo? Non lo so, non seguono mai fatti“, dice Calenda a Non stop News su Rtl 102.5.


“‘ALMIRANTE O BERLINGUER?’ CON LETTA GUERRA CIVILE INFINITA”

“Con una campagna elettorale come quella che fa Letta non puoi parlare di niente. Dice ‘Almirante o Berlinguer’ ma così si spinge gli italiani a fare una guerra civile infinita”, dice ancora Calenda a L’Aria che tira su La7.

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MELONI NON È FASCISTA MA HA POCHISSIME ESPERIENZE

“Non considero Giorgia Meloni come una pericolosa fascista ma ha pochissime esperienze e infatti sull’energia prende strafalcioni”, afferma Calenda parlando a L’Aria che tira su La7.

“ABBIAMO BISOGNO DI 11 TERMOVALORIZZATORI E 3 RIGASSIFICATORI”

“Bisogna staccare dal prezzo del gas costo energia, che avrebbe effetto positivo. Poi vanno messi 10 mld sulle imprese e fatto il rigassificatore. Chi può farlo? Draghi è per le imprese correnti. Per questo ho detto a tutti i leader di vederci per fare chiarezza, trovando una soluzione. Per dire a Draghi: occorre fare questo senza scassare i conti dello stato. Abbiamo bisogno di 11 termovalorizzatori e 3 rigassificatori”, dice ancora Calenda a Non stop News su Rtl 102.5.

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