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Referendum cannabis a rischio. I promotori attaccano la Lega

Un emendamento presentato dal Carroccio e Fratelli d'Italia chiede la soppressione del decreto che prorogava la data per la consegna delle firme referendarie

Pubblicato:03-11-2021 15:24
Ultimo aggiornamento:03-11-2021 17:55
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ROMA – Il referendum cannabis è a rischio. Lo fanno sapere Marco Perduca, dell’Associazione Luca Coscioni, e Antonella Soldo di Meglio Legale, rispettivamente presidente e membro del comitato promotore del quesito. Il problema può nascere da un emendamento presentato da Lega e Fratelli d’Italia al decreto legge che consentiva la proroga di un mese, fino al 31 ottobre, per la consegna delle firme raccolte.

“La Lega, dopo essersi astenuta sul decreto che estendeva la proroga per la consegna delle firme referendarie, ha oggi presentato con Fratelli d’Italia un emendamento alla legge che converte quelle norme, e che mira alla soppressione quell’articolo – spiegano dal comitato promotore del referendum in una nota -. Se per strane dinamiche parlamentari dovesse essere accolto, il deposito delle firme per la cannabis sarebbe a rischio. Si tratterebbe di una decisione contro il principio di non discriminazione e contro quanto denunciato dalle Nazioni unite relativamente agli ostacoli esistenti in Italia relativamente alla partecipazione democratica popolare condotta da chi ha presentato sei quesiti sulla ‘giustizia giusta’. Occorre che il Governo tenga fermo il punto, ne va della sua reputazione internazionale”, concludono Perduca e Soldo.

UN PERCORSO PIENO DI OSTACOLI

Un primo problema denunciato dal comitato promotore riguardava le inadempienze dei Comuni che, non autenticando i certificati elettorali collegati alla Spid, avrebbe rischiato di mandare in fumo la raccolta firme. In quel caso, era stato lo stesso presidente dell’Anci, Antonio Decaro, a esortare i sindaci a verificare il corretto adempimento alle norme. Poi, appunto, la Lega non aveva partecipato al voto in Consiglio dei ministri sulla proroga della data di scadenza per la presentazione delle firme sui referendum in Cassazione. E adesso ecco la grana dell’emendamento.


COSA CHIEDE IL REFERENDUM SULLA CANNABIS

Il referendum cannabis chiede la depenalizzazione della coltivazione e l’eliminazione della pena detentiva per qualsiasi condotta illecita relativa alla cannabis, oltre all’eliminazione della sanzione della sospensione della patente di guida per l’uso personale. Le 500mila firme necessarie sono state raccolte in appena sette giorni, grazie alla possibilità di firmare il referendum online.

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