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“Non esistono droghe leggere, no alla legalizzazione”, per Mantovano è emergenza

Il sottosegretario di Palazzo Chigi invita a prevenire: "Non diamo messaggi fuorvianti, con la droga aumentano incidenti e omicidi"

Pubblicato:13-12-2022 19:42
Ultimo aggiornamento:14-12-2022 11:44

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ROMA – Alfredo Mantovano rilancia la sua battaglia contro l’uso degli stupefacenti. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, nel Governo di Giorgia Meloni, ribadisce il “no” più assoluto alle proposte di liberalizzazione della cannabis e anzi sottolinea: “Non ci sono droghe leggere, messaggi fuorvianti”. Per il sottosegretario, da sempre contrario a qualsiasi forma di legalizzazione, le droghe rimangono “un’emergenza” e proprio a causa del loro consumo – osserva – “sono in aumento incidenti stradali, liti, rapine, furti e omicidi” soprattutto tra “i giovani”.

“DOVE SI LEGALIZZA UN DRAMMA”

Intervenendo alla diciottesima Conferenza ministeriale del Gruppo di cooperazione internazionale sulle droghe e le dipendenze (Gruppo Pompidou), dal titolo “I diritti umani al centro delle politiche sulle droghe e sulle dipendenze”, a Lisbona, Mantovano dice: “Pur essendo la dipendenza dalla droga una emergenza, pochi ne parlano. La droga fa vittime ma, tranne che nell’immediatezza di ciascuna singola tragedia, viene ignorata come causa di esse. Non è una calamità naturale: è voluta, sostenuta finanziariamente e propagandata e in più favorita da leggi non sempre razionali. In Paesi nei quali la legalizzazione è diventata legge l’emergenza ha una consistenza drammatica”.

“LA DROGA AUMENTA INCIDENTI, LITI, FURTI E RAPINE”

“Oggi circolano più stupefacenti rispetto a qualche anno fa – ha ricordato Mantovano – La gran parte degli assuntori dei vari tipi di droga guida un veicolo, ma pochi si domandano come mai crescono incidenti stradali le cui cause spesse restano inspiegabili: un ventenne si schianta col ciclomotore contro un albero senza che la strada sia dissestata o che ci sia un temporale; un altro si cappotta con la propria vettura andando dritto dove c’era invece una curva. Pochi si chiedono perché crescono le liti, le rapine, o anche solo i furti, che degenerano in omicidi”.


PREVENZIONE TRA I GIOVANI: “NON PARLARE DI DROGHE LEGGERE”

Per il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri perciò la “necessaria complessità della questione dipendenze rende prioritaria l’attività di prevenzione, cui è funzionale una sempre più adeguata informazione, anzitutto fra i più giovani, accompagnata dall’attenzione al trattamento e al recupero delle persone dipendenti”. Le politiche di prevenzione, spiega Mantovano, “vanno rivolte specialmente agli adolescenti, e non possono tollerare incertezze sul piano della comunicazione. Nella gran parte delle Nazioni europee si sono conseguiti risultati importanti in termini di abbattimento del consumo di tabacco, grazie a sanzioni mirate e a grandi campagne di informazione. Se analoghi traguardi non si sono raggiunti per il consumo di droga è anche perché circolano con troppa insistenza messaggi fuorvianti, relativi alla presunta innocuità o leggerezza di talune sostanze”.

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