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Giovani cronisti a Bruxelles: due giorni ‘a tu per tu’ con le sfide dell’Europa

All'Europarlamento secondo modulo del corso per giornalisti, content creator e operatori dell'informazione

Pubblicato:03-07-2023 22:23
Ultimo aggiornamento:03-07-2023 22:26
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(di Alessio Pisanò)

BRUXELLES – Un dibattito sulle politiche europee per la sostenibilità con il vicepresidente della Commissione ambiente del Parlamento europeo Bas Eickhout (Greens/Efa), un focus sui cambiamenti economici con l’europarlamentare socialista spagnola Eva Maria Poptcheva, un confronto sulle future sfide dell’intelligenza artificiale con il capo delegazione del Partito democratico Brando Benifei. Questi alcuni momenti oggi del corso di formazione a Bruxelles per giornalisti, content creator e operatori dell’informazione selezionati negli otto Paesi Ue coinvolti nel progetto pilota.

REDAZIONE PANEUROPEA

“Il nostro obiettivo è dare ai giovani giornalisti una formazione su quello che è l’Europa, le sue istituzioni e i temi di cui si occupa con maggiore intensità” ha sottolineato Raffaella De Marte, capo unità al Servizio media del Parlamento europeo: “Trovo questa prospettiva indispensabile per ogni giornalista”.


Dopo i moduli svolti a livello nazionale, il corso ha raggiunto l’obiettivo di creare una classe-redazione paneuropea che sta avendo la possibilità di conoscere le istituzioni da dentro e dal vivo. “I giovani stanno facendo un corso importante che il Parlamento europeo giustamente porta avanti per approfondire le tematiche europee e allargare il dibattito su ciò che avviene all’interno delle istituzioni europee”, ha detto a margine del suo intervento Brando Benifei, relatore della legge europea sull’intelligenza artificiale ora al centro di negoziati tra Eurocamera e Consiglio Ue.

WORKSHOP, DEPUTATI, PROTAGONISTI

I giovani cronisti hanno partecipato a workshop, sfruttando le occasioni di incontro con i legislatori, e hanno avuto la possibilità di visitare i locali dell’istituzione che rappresenta la casa più grande della democrazia europea.

“Siamo riusciti a entrare in contatto con istituzioni e organismi che sembravano distanti e difficili da capire, finalmente ci sentiamo più parte dell’Unione Europea” ha detto uno dei partecipanti. Positivo anche un secondo giudizio: “I punti affrontati sono stati interessanti perché sin da subito siamo riusciti ad acquisire competenze che sono indispensabili per la nostra formazione presente e futura”.

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