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ROMA – Via libera all’export di riso verso Mauritius, Bhutan e Singapore, nel nome della solidarietà e dello sguardo verso il “Sud globale”: è la scelta dell’India, presidente del G20, in deroga a un divieto di vendite all’estero motivato con la necessità di controllare i prezzi sul mercato interno.
Della decisione, che ha carattere eccezionale a poco più di un mese dall’entrata in vigore della proibizione, si riferisce in una nota diffusa dal governo di New Delhi. Stando alle informazioni disponibili, 79mila tonnellate di riso di varietà non basmati saranno inviate in Bhutan, 50mila a Singapore e 14mila a Mauritius.
Fonti della stampa locale hanno riferito che di recente il ministro del Commercio della Guinea è stato a New Delhi nel tentativo di convincere il governo indiano a derogare dal divieto anche nel caso del Paese africano. Tra i principali acquirenti del riso del subcontinente figurano nazioni molto differenti e lontane tra loro, dalla Cina al Senegal, alla Costa d’Avorio e al Togo.
Domenica scorsa, in occasione dell’incontro Business 20 Summit a New Delhi, il primo ministro Narendra Modi ha sottolineato l’importanza dello sguardo verso il “Sud globale”. “Abbiamo una visione di inclusività”, ha detto il capo del governo, “e in linea con questa visione abbiamo invitato l’Unione Africana a essere membro permanente del G20″.
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