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Referendum, Zingaretti: “Il ‘no’ è una clava per colpire Pd e governo”

Lo scrive il segretario del Pd Nicola Zingaretti, in una lettera inviata al quotidiano La Repubblica

Pubblicato:01-09-2020 07:38
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 19:48

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ROMA – “Ho un grande rispetto per molti dei dubbi che stanno alla base della scelta del No e combatto per dar loro una risposta. Ma accanto a esigenze vere e sincere vedo anche il crescere, soprattutto fuori di noi, di uno spirito polemico contro il Pd e contro la scelta del Sì“. Lo scrive il segretario del Pd Nicola Zingaretti, in una lettera inviata al quotidiano La Repubblica. 

Il Pd fa sentire la sua voce e questo da’ fastidio a molti- aggiunge-. Tale spirito polemico ha una diversa origine e diversi motivi. Innanzitutto, un’insofferenza verso il governo, la maggioranza e il lavoro svolto. Il No cosi’ diventa, a prescindere dal merito, la clava per colpire il Pd, la maggioranza e il governo stesso. Badate: tutto cio’ e’ assolutamente legittimo, ma sarebbe meglio che chi lo pensa avesse il coraggio di dirlo, assumendosi la responsabilita’ delle successive conseguenze. Se si vuole indebolire il Pd e il governo si chieda apertamente la fine di questa esperienza. Si dica che si preferiscono le elezioni politiche con questa legge elettorale o un ritorno ad ipotesi di un governo di tutti che inevitabilmente umilierebbero ancora una volta la politica. Non e’ piu’ possibile sopportare l’ipocrisia di chi agisce per destabilizzare il quadro politico attuale, mentre c’e’ chi si carica spesso da solo la responsabilita’ della tenuta unitaria, l’immenso lavoro di lotta quotidiana, di fronteggiamento delle drammatiche condizioni date, di far avanzare avanti, nei processi reali, le nostre idee e i nostri valori per un’Italia diversa”.

Ripeto, prosegue, “ci impegneremo fino alla fine affinche’ la riduzione del numero dei parlamentari (da sempre proposta dal Pd e da noi votata alla Camera un anno fa) avvenga dentro un quadro riformatore il piu’ coerente possibile, che garantisca il funzionamento della democrazia che rafforzi. Ma chi, con le sue ragioni, reputa conclusa la fase di collaborazione con il Movimento 5 stelle e Italia viva, non crei confusioni, indichi un’altra strada, chiara e praticabile”. Il Pd, continua Zingaretti, “e’ pronto ad affrontare qualsiasi scenario e, anche personalmente, non ho timore di affrontare elezioni politiche immediate. Quello che e’ difficile da affrontare sono, invece, le furbizie e i bizantinismi; oppure le ipocrisie di chi sostiene che perdendo le regionali e vincendo il No al referendum, si potrebbe continuare tutto come prima, senza riflessi sulla tenuta del governo e sulla vita della legislatura”.


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