NEWS:

Bernardo Bertolucci, aperta la camera ardente in Campidoglio

Il primo a rendergli omaggio è stato il vice sindaco di Roma, Luca Bergamo, con indosso la fascia tricolore

Pubblicato:27-11-2018 10:14
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:50
Autore:

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

Condividi l’articolo:

ROMA – Si e’ aperta nella Sala della Protomoteca, in Campidoglio, la camera ardente di Bernardo Bertolucci, il regista morto ieri mattina, dopo una lunga malattia, nella sua casa romana all’eta’ di 77 anni.

LEGGI ANCHE: Provocatore e pluripremiato, addio al maestro del cinema Bertolucci


Il primo a rendergli omaggio e’ stato il vice sindaco di Roma, Luca Bergamo, con indosso la fascia tricolore. Tra i presenti, al momento, anche il direttore della fotografia, Vittorio Storaro. Bertolucci sara’ ricordato anche con una cerimonia di commemorazione aperta al pubblico il prossimo 6 dicembre al Teatro Argentina.

È passato anche l’ex sindaco di Roma, Walter Veltroni, accompagnato dalla sua famiglia, a rendere omaggio a Bertolucci. Proprio questa mattina, sulle pagine del Corriere della sera, Veltroni ha scritto un commosso ritratto del regista e amico, sottolineando come sia stata la poesia “la cifra di tutta la vita di Bertolucci”. Veltroni all’uscita ha preferito non parlare con i cronisti.

LEGGI ANCHE: Bertolucci, la Casa del Cinema di Roma lo ricorda con la proiezione de ‘Il Conformista’

Il vice sindaco, Luca Bergamo, ha invece ribadito che “il Comune si sta adoperando per dedicare al regista la giornata del 6 dicembre, al Teatro Argentina”. Nella Sala della Protomoteca, oltre all’omaggio di semplici cittadini, si è affacciata anche una scolaresca.

“L’insegnante che ha deciso di venire qui con gli studenti ha compiuto un gesto che mi ha colpito- ha detto Bergamo- Penso sia un buon ‘esercizio’ stabilire un contatto con la morte”. Tra i volti noti nella camera ardente anche lo scrittore Paolo Di Paolo.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it