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Fascismo, Smuraglia (Anpi): “Destra liberale si smarchi da quella nera”

Per il presidente emerito dell'Anpi, lo Stato deve fare la sua parte: di fronte a violenze e intimidazioni deve intervenire duramente

Pubblicato:24-01-2018 12:00
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:23

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GENOVA – “La destra ha diritto di esistere in qualsiasi Paese, ma c’è una destra liberale e una destra nera. Lasciamo da parte la destra nera, ma quella liberale dovrebbe essere d’accordo con noi almeno su questo: la Costituzione va salvaguardata, la libertà di tutti va salvaguardata e la democrazia soprattutto non si tocca perché è stata costruita col sangue della Resistenza”. Lo dice il presidente emerito dell’Anpi, Carlo Smuraglia, questa mattina a Genova nello stabilimento Ilva di Cornigliano a margine della commemorazione per il 39esimo anniversario della morte di Guido Rossa.

“Abbiamo riunito a Roma tutti i partiti e i movimenti che ritenevamo di carattere democratico- ricorda Smuraglia- e tutti hanno aderito alla campagna per lo scioglimento dell’associazioni più esposte. Vorrei che questo si estendesse anche alla destra”. Sulla crescita dell’ultradestra, Smuraglia prosegue: “Si sentono più forti ma, per fortuna, sono ancora un’estrema minoranza. Anche la maggior parte dei giovani è da un’altra parte, non è con loro”. Per il presidente emerito dell’Anpi, “bisogna fare in modo di compiere un’operazione anche culturale per spiegare che le idee che mettono in circolazione sono false e che non c’è un’alternativa al sistema democratico. E poi bisogna che lo Stato faccia la sua parte: quando ci sono atti che vanno al di là del lecito, quando ci sono delle violenze, intimidazioni e così via intervenga e duramente“. Il passo più importante da fare, per Smuraglia, è “convincere tutti che questo è un Paese che ha scritto nella Costituzione che è democratico ma democratico vuol dire anche democratico e antifascista. Quindi, per sua natura, è contrario a qualunque movimento e a qualunque idea che voglia scendere in campo a ricordare un passato che non deve tornare mai più“.

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