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Aggressione fascista al liceo Augusto, lo studente: “Mi auguro una condanna da tutti i partiti”

Il racconto del giovane: "Mi hanno dato uno schiaffo in faccia e poi hanno detto: ora riqualifica anche questo". Prima di andarsene, i due hanno anche aggiunto: "Tanto poi ritorniamo".

Pubblicato:21-05-2023 17:43
Ultimo aggiornamento:22-05-2023 18:12

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ROMA – Stava ripulendo il muro della sua scuola dai manifesti, anche quelli dei gruppi studenteschi di destra, quando è stato schiaffeggiato da due militanti di Blocco studentesco. È successo venerdì mattina, a Roma, al rappresentante di istituto del liceo ‘Augusto‘. A raccontarlo, all’agenzia di stampa Dire, lo stesso ragazzo, di 17 anni.

“Era venerdì. Erano circa le otto di mattina. Ero davanti scuola e stavamo ripulendo il muro con alcuni altri compagni di classe- spiega- quando due ragazzi si sono avvicinati. Mi hanno detto: ‘tu lo sai perchè siamo qua‘. Mi hanno dato uno schiaffo in faccia e poi hanno detto: ora riqualifica anche questo“. Prima di andarsene, i due hanno anche aggiunto: “Tanto poi ritorniamo“.

Lo studente, insieme ai suoi amici, aveva aderito all’iniziativa ‘Roma cura Roma’ per ripulire il muro della scuola dalle numerose locandine. Uno dei due studenti protagonisti dell’aggressione, è un alunno dell’Augusto. “Lo vedo come un attacco in generale alle attività che facciamo- racconta alla Dire- ma domani tornerò a scuola come ho fatto già sabato. Anche se la paura che facciano sul serio, c’è. È un atto intimidatorio, ma non mi pento di quello che faccio”.


Nelle ultime ore, sono arrivate parole di solidarietà soprattutto dal mondo della politica di centro-sinistra. “Mi fa piacere sentire che qualcuno esprime solidarietà- aggiunge lo studente- Ma quello che mi auguro è che sia ogni tipo di realtà a condannare un gesto simile, che va al di fuori della realtà democratica“.
Secondo il ragazzo, da questo autunno “eventi simili si sono intensificati. Alcuni atteggiamenti nei confronti di chi la pensa diversamente sono ormai legittimati. Ma all’interno delle scuole i numeri non sono cambiati, sono cambiati i metodi. Domani entrerò a scuola tranquillamente. Cerco di reagire come si può”.

VALDITARA: “VIOLENZE E MINACCE VANNO PUNITE”

“Ogni violenza fisica e verbale è in contrasto con i principi di democrazia, libertà, rispetto della persona che stanno a fondamento della nostra Costituzione e pertanto va duramente condannata da chiunque provenga. Non solo: violenze e minacce devono essere anche punite senza se e senza ma. Noi staremo sempre dalla parte dei miti contro qualunque prepotente“. Così il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara in riferimento a quanto accaduto venerdì mattina al Liceo Augusto di Roma.

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