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A Roma i ragazzi ‘incontrano lo Spazio’ grazie a Nespoli. Fedeli: “Io in orbita? Soffro di vertigini”

Proiettato il docufilm con Paolo Nespoli, la ministra: "E' un contributo alla scienza"

Pubblicato:19-02-2018 11:56
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:29

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ROMA –  “Un contributo importantissimo alla scienza e al suo valore“. Un messaggio e un esempio di tenacia, “per fare il massimo nel raggiungimento dei propri sogni”. Così la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli in occasione della proiezione del docufilm, ‘Expedition’ in cui l’astronauta Paolo Nespoli ha aperto le porte della stazione spaziale internazionale, raccontando i retroscena, l’allenamento e la preparazione per la missione Vita dell’Agenzia spaziale italiana, durata sei mesi e conclusa lo scorso 14 dicembre. Il docufilm, trasmesso questa mattina al cinema Farnese di Roma, davanti a 200 studenti delle scuole medie e superiori capitoline, ha riportato le varie fasi dell’addestramento per la missione: dall’esercitazione nei simulatori, all’addestramento aereo, fino agli esperimenti, e ai lavori degli addestratori e di tutti i professionisti che hanno contribuito all’organizzazione.

“Nespoli- ha aggiunto la ministra che ha preso parte alla proiezione del lungometraggio insieme agli studenti, all’astronauta dell’Esa e alla regista di ‘Expedition’, Alessandra Bonavina– è un grande esempio di tenacia e di studio, di approfondimento del valore della scienza e della ricerca che secondo me migliorerà il mondo. I ragazzi attraverso questo docufilm hanno scoperto che poter vivere lo spazio è un percorso affascinante ma anche duro, bisogna prepararsi, studiare, essere molto concentrati e andare a fondo su tante conoscenze”. Nello spazio, così come “vorremmo accadesse sulla terra, ci sono tante nazioni che cooperano. Ed è uno straordinario messaggio di studio e del valore della ricerca. La cooperazione tra paesi diversi e ricercatori di diverse nazionalità- ha concluso Fedeli- è la condizione che permette di arrivare all’obiettivo”.

Fedeli: “Io in orbita? Soffro di vertigini”

“Dopo aver visto Paolo, la domanda che mi pongo, avendo io qualche problemino di vertigini, è chissà cosa mi succederebbe nello spazio. Ma non c’è dubbio che mi affascina tantissimo. Adesso punterei a Marte, come mi sono detta con Paolo”. Così la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, a margine della proiezione al cinema Farnese di Roma del docufilm ‘Expedition’ sulla missione nello spazio Vita di Paolo Nespoli.


Fedeli: ” Lo spazio non è adatto alle ragazze? Stereotipi non veri”

“Ci sono degli stereotipi sul fatto che la scienza non sia adatta alle ragazze, ma non è assolutamente vero. Molte ragazze hanno già intrapreso studi per diventare astronaute. Andremo avanti con finanziamenti che hanno obiettivi molto concreti per dare la possibilità alle ragazze di scegliere liberamente il proprio percorso di studi”, ha spiegato Valeria Fedeli. “Mi raccomando ragazze- ha concluso facendo un appello- sono fondamentali gli studi umanistici perché la nostra forza è la base culturale, ma è altrettanto importante scegliere di andare verso le materie scientifiche”.

Nespoli: “Andiamo oltre la conoscenza e lavoriamo per il futuro”

“Quando insieme ai miei colleghi astronauti siamo nello spazio, diventiamo esseri umani che lavorano per proiettare gli altri verso il futuro. Facciamo cose fuori dal mondo per andare oltre la nostra conoscenza“. Così l’astronauta Paolo Nespoli in occasione della proiezione del docufilm ‘Expedition’ al cinema Farnese di Roma, sulla sua missione spaziale ‘Vita’.

Durante la missione, “mi sono sentito tranquillo nel fare quello che dovevo fare- ha raccontato Nespoli- e sono convinto che abbiamo ottenuto i risultati che ci eravamo prefissati. Il nostro contributo come Agenzia spaziale italiana e come Agenzia europea spaziale è fondamentale per permettere all’Italia di lavorare sul meglio in questa missione umana fuori dal mondo. Sono orgoglioso di aver fatto la mia parte”. “Obiettivi futuri? Ci sono ancora molte cose da fare legate in quest’ultima missione- ha concluso l’astronauta dell’Esa- molti esperimenti scientifici e tecnologici e tanti momenti di comunicazione con le scuole e con i ragazzi. È la parte in cui riporti sulla terra tutto ciò che hai fatto nello spazio. Farò del mio meglio”.

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