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Contro il gioco d’azzardo patologico 80 sindaci lucani in marcia a Potenza il 2 dicembre

Per l'occasione sarà inoltre lanciata la campagna di comunicazione #dipendosolodamestesso

Pubblicato:30-11-2021 14:25
Ultimo aggiornamento:30-11-2021 14:25
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POTENZA – Si terrà il 2 dicembre a Potenza, in piazza dei Comuni, alle 10:30, la Marcia delle istituzioni contro il gioco d’azzardo patologico, promossa dell’osservatorio Gap della Regione Basilicata in occasione della seconda Giornata lucana per la lotta alla dipendenza da gioco d’azzardo.
All’iniziativa parteciperanno oltre 80 sindaci “per dare un messaggio di legalità e di contrasto a quella che è diventata una vera e propria piaga sociale”, ha spiegato la consigliera regionale della Lega Basilicata, Dina Sileo, che è anche presidente delegata dell’osservatorio.

Per l’occasione sarà inoltre lanciata la campagna di comunicazione #dipendosolodamestesso. In Basilicata nel 2020 per la sola rete fisica sono stati spesi 49,40 milioni di euro, circa il 62% in meno rispetto ai 131,42 milioni spesi nel 2019. A determinare la drastica discesa sono state le chiusure del gioco fisico imposte dalle misure per la limitazione del contagio da Covid. Le chiusure del gioco fisico, però, hanno alimentato il gioco online che in Basilicata è cresciuto del 65,6%, con 158.624 conti online attivi.

“Questa dipendenza – ha detto l’assessore regionale alla Salute, Rocco Leone – incide molto sugli equilibri sociali e vede coinvolte le fasce d’età più avanzate anche con situazioni economiche ai limiti della sopravvivenza e per questo attratte da facili guadagni. Il nostro lavoro deve essere globale, continuo e con messaggi forti per evitare che donne e uomini rovinino la loro vita e quella delle loro famiglie”.

I due Comuni che hanno speso di più in scommesse sono Marsicovetere e Miglionico.
“È un allarme forte – ha detto il sindaco di Marsicovetere, Marco Zipparri, in rappresentanza dell’Anci -. Siamo solo all’inizio di un percorso lungo ma siamo sulla strada giusta. Tra le iniziative che vogliamo mettere in campo anche giornate formative nelle scuole per educare i ragazzi che hanno un peso rilevante all’interno delle loro famiglie”.


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