NEWS:

Sindaca Riccione: “Con la Notte Rosa fiumi di gente e casino, chiedo che i treni non si fermino qui”

La sindaca di Riccione è arrabbiata e preoccupata: "Mai come quest'anno la Notte Rosa andava rinviata al 2021 e invece è stata trasformata in una settimana"

Pubblicato:01-08-2020 14:47
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 19:43
Autore:

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

BOLOGNA – “La Notte Rosa quest’estate più che mai doveva essere rinviata”. È la posizione della sindaca di Riccione, Renata Tosi, che per “difendersi” e difendere la sua città da un “caos impossibile da gestire” chiede di annullare la fermata alla stazione di Riccione in occasione della Notte Rosa.

“All’inizio della stagione- ricorda Tosi- quando l’assessore regionale al Turismo aveva fatto ventilare una sospensione della manifestazione, perché nell’estate del Covid tutto è cambiato, avevamo tirato un sospiro di sollievo. E invece, a mano a mano, la Notte Rosa è tornata addirittura per una settimana”.

Tosi invita dunque “tutti, prefetto di Rimini in primis, a prendere nota di questa mia testimonianza che -girerò anche al ministro della Salute e all’assessore regionale alla Sanità- la Notte Rosa andava rimandata al 2021“.


LEGGI ANCHE: Allarme sindacati per la ‘Notte rosa’: “Treni strapieni, caos stazioni, no mascherine: c’è rischio contagi”

“NOTTE ROSA SONO FIUMI DI GENTE, È CASINO, CI SONO PERICOLI DI ORDINE PUBBLICO”

“Per favore non chiamatelo evento”. La notte Rosa “non è un concerto in piazza con numero chiuso e stop”. Ma mette in chiaro Tosi, “è un fiume di persone in strada, sui lungomari. Sono gli ‘shortini’ acquistati ad un euro e bevuti in strada, passando da un locale all’altro, da Rimini a Riccione, fino all’alba. La Notte Rosa è il far casino attraversando la Riviera. Non è più neanche un richiamo turistico valido per tutta la Romagna, perché a distanza di tanti anni ha solo contenuti deteriorati. Un richiamo di massa che porta con sé pericoli di ordine pubblico e nell’estate del Covid, pericoli sanitari”. 

“ANNULLATE LA FERMATA DI RICCIONE”

La sindaca quindi scandisce a chiare lettere il messaggio: “Questa mia posizione è la testimonianza chiara che la città di Riccione, i suoi cittadini e i suoi operatori la Notte Rosa quest’anno l’avrebbero evitata. A questo punto la città deve avere la possibilità di difendersi. Lo scorso anno sono scese alla stazione di Riccione 40mila persone tra il venerdì e il sabato della Notte Rosa. La sospensione della fermata di Riccione è un modo per difendersi dal caos impossibile da gestire. Tecnicamente si può fare, lo ribadisco e lo chiediamo: annullate la fermata dei mezzi pubblici su Riccione”.

LEGGI ANCHE: Coronavirus, si conferma trend in crescita dei contagi: 379 nuovi casi e 9 morti

“SERVE PROTOCOLLO SPECIFICO”

Poi per quanto riguarda l’ordine pubblico, la sindaca “ringrazia ancora una volta il prefetto perché richiederà l’invio di 40 uomini in più per le Forze dell’ordine per Riccione”. Ma allora, domanda Tosi, “perché non approntare anche un protocollo specifico per la Settimana Rosa, mettendo a riparo gli operatori e i pubblici esercizi? Il nostro compito come amministratori pubblici è quello di prevenire criticità, cosa su cui abbiamo lavorato per non mettere a rischio il resto della stagione per i nostri operatori”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it