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Coronavirus, Zampa: “Bene i dati, l’obiettivo era fermare il contagio al Centro e al Sud”

La sottosegretaria alla Salute critica il bollettino televisivo delle 18: "Non apprezzo molto che si sia dato questo appuntamento in un susseguirsi di numeri che non vengono sempre interpretati"

Pubblicato:31-03-2020 08:53
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:03

sandra zampa
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ROMA – “Sì meno male, li aspettavamo“. Così la sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa, a SkyTg24 commenta i primi dati di rallentamento dell’epidemia. “Io ho una lettura che vuole vedere la luce più di quanto i dati non dicano, invece il ministro mi ripete cautela, cautela”, riferisce.

Per Zampa “i prossimi giorni dovrebbero veder confermato un trend migliore, le misure di contenimento stanno funzionando al nord e soprattutto stanno mitigando l’epidemia nel centro e nel sud Italia“. E questo, sottolinea Zampa, “era l’obiettivo prioritario del Ministero e del governo: fare in modo che i focolai non vedessero una riproduzione al Sud, perchè avremmo messo in enorme sofferenza il servizio sanitario”. Insomma, le misure messe in campo dal governo stanno “funzionando”, perchè “al Sud e al centro c’è un andamento lineare e non esponenziale”.

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IL BOLLETTINO DELLE 18? “TONO TROPPO LUGUBRE”

“Credo che andasse gestita con un semplice bollettino, senza questo appuntamento televisivo a cui non bisognava dare un tono un po’ lugubre”, è la valutazione di Zampa per quanto riguarda la conferenza stampa quotidiana della protezione civile.

“Non apprezzo molto- spiega- che si sia dato questo appuntamento in un susseguirsi di numeri che non vengono sempre interpretati: c’è la garanzia della trasparenza da conservare ma- avverte- dobbiamo anche fare in modo che la gente comprenda dei dati che non sono semplicissimi“.

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Zampa poi sottolinea un “punto che mi ha fatto molto soffrire in questa comunicazione è la questione dell’età: dire che se hai 75 anni sei a rischio va accompagnato da un’altra informazione, cioè che se stai a casa e non vieni in contatto con il modo esterno non sei a rischio”. Insomma, conclude, “il virus non bussa alla porta, non entra dalla finestra, passa dal contatto tra persone”.

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