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Pallone d’Oro, spunta il fronte anti-Messi: “Doveva vincerlo Haaland”

Il Telegraph: "La Fifa è gelosa della Premier League"

Pubblicato:31-10-2023 13:52
Ultimo aggiornamento:31-10-2023 13:53
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messi pallone d'oro
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ROMA – Dice Lothar Matthaus a Sky Deutschland che il Pallone d’Oro di Leo Messi, l’ottavo, “è immeritato”: “Per me nessuno ha fatto meglio di Haaland, lui è stato il migliore degli ultimi 12 mesi. La votazione è una farsa”. Non è certo l’unico, Matthaus. L’opposizione al premio di Messi incalza. Non per merito, è la sintesi, ma “per l’eternità”, come scrive L’Equipe. Messi ha vinto da solo lo stesso numero di trofei di Cruyff, Platini e Beckenbauer messi assieme. Senza il dualismo con Cristiano Ronaldo sarebbero stati probabilmente tredici, con un quindicennio di campioni, un paio di generazioni, lì a guardare in disparte. I Mondiali d’inverno hanno alzato una ulteriore barricata inespugnabile persino per Haaland, i suoi 52 gol e il “treble” inglese. In Inghilterra infatti non l’hanno presa benissimo. Un editoriale di Jim White sul Telegraph argomenta la critica complottista: “La Fifa ha aggirato tutte le regole per consentire lo svolgimento del Mondiale a metà stagione, e così France Football ha spudoratamente minato l’integrità del premio alterandone i parametri per tener conto di quelli dell’anno scorso per rendere Messi un contendente. Se i soliti criteri fossero stati applicati correttamente, Messi non sarebbe stato neanche lontanamente vicino al premio”.

Il Telegraph dà a Messi del “pensionato”: “Certo, ha segnato 11 gol e fornito 8 assist in sole 11 partite con la famosa maglia rosa di Miami (famosa quanto può esserlo una maglia nata 18 mesi fa). Ma c’è un piccolo avviso su quel record: quei gol erano per l’Inter Miami. Nel frattempo, nel 2023, un certo Erling Haaland ha segnato 38 gol, una resa maggiore di chiunque altro nei massimi campionati europei, e ha concluso la stagione 2022-23 con 52 gol in 52 presenze”. “Ma in realtà c’è qualcosa di molto più significativo dietro la bizzarra decisione di dare il trofeo a Messi piuttosto che all’uomo che per chiunque abbia un paio di occhi aperti merita di essere premiato: Haaland gioca in Inghilterra. E se qualcuno pensa che sia semplicemente paranoico, controlli le statistiche. Da quando George Best lo vinse nel 1968, in 55 anni solo due vincitori del Pallone d’Oro hanno risieduto in questo Paese: Michael Owen nel 2001, dopo aver guidato il Liverpool al triplete di FA Cup, Coppa di Lega e Coppa Uefa e Cristiano Ronaldo, che ha ottenuto il primo dei suoi cinque nel 2008, dopo la vittoria della Champions League con il Manchester United. Da allora, solo il Barcellona ha avuto undici vittorie e il Real Madrid otto”.

White scrive di “disgusto internazionale – o meglio, gelosia – per la forza finanziaria della Premier League”. E che “la possibilità di Haaland di aggiungere il premio al suo bottino la prossima stagione è fortemente limitato dal suo luogo di lavoro”, la Premier. L’Equipe, pur celebrando Messi, scrive che “la magnifica storia dell’ultima incoronazione è stata vissuta in modo diverso e talvolta doloroso, in Francia, perché i Bleus sono stati le sue vittime, perché il sentimento di una storia ideale (per tutti gli altri) ha aumentato l’amarezza, e perché il modo in cui l’argentino ha perso interesse per il Psg, la Ligue 1 e la Francia lo hanno allontanato un po’, emotivamente, dalla sua base francese. Anche lui era abbastanza lontano da noi, da dimenticare di menzionare il Psg” nella premiazione. Con questo Pallone d’Oro non hanno vinto tanto le cifre, conclude L’Equipe, ma “una certa idea di estetica e di calcio”.


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