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Smentita la notizia della morte di Rosa Russo Iervolino: “Sta bene”

Quando erano già arrivati i primi messaggi di cordoglio dalla politica per l'ex ministra dell'Interno e sindaca di Napoli, chi le è vicino ha smentito le voci sulla sua morte

Pubblicato:31-08-2022 13:38
Ultimo aggiornamento:31-08-2022 13:38

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ROMA – Prima la voce che circola veloce sulla rete, poi i post social di cordoglio da parte di alcuni politici (tra cui Enzo Amendola del Pd e Matteo Salvini). Infine, la smentita. Rosa Russo Iervolino, 86 anni, ex ministra dell’Interno e sindaca di Napoli, non è morta e anzi sta bene, assicura chi le è vicino.

LA SMENTITA DELLA FIGLIA FRANCESCA

“Mamma sta benissimo. Non so quale idiota abbia messo in giro questa notizia. Sarebbe il caso di non scherzare sulla vita delle persone. Napoletanamente facciamo le corna!”. Così su Facebook Francesca Russo, figlia di Rosa Russo Iervolino.

“Lunga vita a Rosa Russo Iervolino”. Nella Napoli della scaramanzia è Antonio Bassolino, storico primo cittadino del capoluogo campano e predecessore della prima sindaca della città, a inviare virtualmente “un bacio a Rosetta” dopo la diffusione della notizia della sua morte, poi smentita dalla famiglia. Anche Amedeo Laboccetta, ex deputato ed ex consigliere comunale di Napoli, fa ricorso alla scaramanzia per commentare l’accaduto: “Cara Rosetta, che bella notizia! Puntiamo a raggiungere decisamente i 100 anni. Un affettuoso e forte abbraccio da un tuo leale e sincero avversario”.


Sui social si susseguono post con corna e cornicelli, simboli anti-jella per eccellenza, e frasi di buon augurio come quella di Italia: “Dalle mie parti si dice che gli ha allungato la vita…”. “Facciamo tutti le corna”, scrive ancora Luca, postando la foto di un quadrifoglio, tradizionale simbolo portafortuna.

LA CARRIERA DI IERVOLINO

Nel corso della lunga militanza nella Democrazia Cristiana, con cui venne eletta senatrice per la prima volta nel 1979, Iervolino è stata ministra per gli Affari sociali, poi del Lavoro e dell’Istruzione. E della ‘Balena bianca’ fu anche presidente per due anni, fino alla dissoluzione del partito nel 1994, anno in cui aderì al Partito popolare italiano.

LA PRIMA DONNA AL VIMINALE

Eletta deputata, Iervolino sposò il progetto dell’Ulivo di Prodi, alle elezioni del 1996 si riconfermò a Montecitorio e assunse il ruolo di ministro dell’Interno nel governo D’Alema: si trattava della prima volta di una donna al Viminale.

I DIECI ANNI DA SINDACA DI NAPOLI

Nel 2001, Iervolino si candidò alle elezioni comunali di Napoli, la sua città di nascita: sostenuta dalla coalizione di centrosinistra, vinse al secondo turno contro Antonio Martusciello. La sindaca uscente si confermò dopo cinque anni, stavolta al primo turno, battendo l’ex questore di Napoli Franco Malvano.

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